Serie tv

Netflix raddoppia le produzioni originali nel 2016

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La piattaforma di video streaming aumenta gli investimenti in contenuti esclusivi per sbaragliare la concorrenza. Per il prossimo anno le serie tv salgano a 31.

Netflix va al raddoppio. Per sbaragliare l’ormai agguerrita concorrenza sul mercato del video streaming, la piattaforma americana, disponibile da due mesi anche in Italia, per il prossimo anno raddoppierà la produzione di serie tv originali.

La notizia arriva direttamente dai piani alti della compagnia americana. A rivelarlo è, infatti, il direttore dei contenuti del gruppo, Ted Sarandos, che in conference call con gli analisti ha dichiarato: “Abbiamo circa 16 serie originali che saranno 31 il prossimo anno”.

Le produzioni originali, insieme all’espansione all’estero del servizio, sono una delle più grosse voci di spesa per la compagnia che punta proprio su questo per attirare nuovi abbonati con un’offerta ampia e diversificata rispetto a quella concorrente.

Dopo le prime serie di successo come House of Cards e Orange is the New Black, Sarandos ha indicato che la compagnia è stata “in grado di aumentare la scala e mantenere la qualità e l’entusiasmo per queste produzioni originali”.

Il top manager ha ricordato anche il grande impegno dell’azienda per la produzione di film.

In Italia per esempio Netflix partecipa alla produzione di Suburra.

Al momento l’obiettivo è di 10 titoli, inclusi programmi per bambini e documentari.

Netflix è disponibile oggi in più di 50 Paesi e la società spera di essere presente in tutto il mondo per la fine del 2016.

Sarandos ha comunque parlato anche delle difficoltà del gruppo specie per l’acquisto dei diritti di trasmissione a livello mondiale.

“Non è una strada facile, perché tutti gli studios e le emittenti televisive si sono posizionati per poter essere anche fornitori a livello regionale” mentre Netflix cerca “di comprare diritti mondiali per programmi e film“, ha osservato Sarandos che ha anche parlato di ‘resistenze’ da parte dei provider regionali che lamentano di essere ‘tagliati fuori’.

La posizione di Netflix è particolarmente solida nel Nord America dove rappresenta circa il 37,1% del traffico internet, per gli accessi da rete fissa nelle ore di punta serali, stando a un report della società canadese Sandvine.

Tra gli altri grossi provider di video online, YouTube registra il 17,9% e Amazon Video il 3,1%.

Sandvine sottolinea l’esplosione dei contenuti in streaming audio e video che rappresentano oggi il 70% del traffico internet nelle ore di punta nell’America del Nord contro il 35% di cinque anni fa.