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Netflix, in UK scatta l’abbonamento condiviso

Netflix

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Il modo di guardare la tv e i film è cambiato. Ormai un numero sempre maggiore di gente usa i servizi di streaming per accedere ai contenuti, personalizzando la propria fruizione e costruendosi palinsesti su misura.

Solo Netflix, che in autunno sarà disponibile anche in Italia, vanta ormai 65 milioni di abbonati in tutto il mondo.

Lo streaming sta contagiando tutti e non parliamo solo dei video. Sono sempre di più quelli che usano questi tipi di servizi anche per la musica dove vanno forte Spotify e Music, appena lanciato da Apple, minacciando le trasmissioni radiofoniche tradizionali.

La crescente popolarità dello streaming ha spinto molti consumatori a cercare anche nuove soluzioni per goderne, spendendo meno.

Come? Condividendo i costi degli abbonamenti.

Sono, infatti, sempre di più gli utenti che mettono a disposizioni di amici o familiari la propria password e il proprio account per condividere il servizio e, perché no, il prezzo dell’abbonamento.

Una bella gatta da pelare per gli operatori che investono fior di quattrini nelle produzioni originali (Netflix ne prevede 5 miliardi nel 2016), per attrarre un sempre maggior numero di clienti.

Complici le regole, speso ambigue. Pare, infatti, che alcuni servizi consentano esplicitamente la condivisione ma anche quando non lo fanno non ci sono barriere tecnologiche o conseguenze per averlo fatto.

Esistono anche diverse community su internet ideate proprio con lo scopo di offrire soluzioni di questo tipo e mettere in contatto gente che vuole condividere il costo del singolo abbonamento.

Per saperne di più su quanti condividono l’accesso ai servizi streaming, Broadband Genie ha effettuato un sondaggio su un campione di 1.664 utenti del Regno Unito.

Dai dati emerge chiaramente che in UK la condivisione dell’account di Netflix o Spotify è molto diffusa. Lo fa il 25% degli intervistati.

La metà ha detto di condividere il proprio abbonamento Netflix, ma anche quello Spotify e Amazon Prime (13%) e non manca il servizio Sky Now Tv (10%).

Interessante rilevare che solo il 18% dichiara di aver timore di essere bannato dal servizio per questa condivisione.

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