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Net neutrality: chiusa la consultazione. Guidelines Ue al rush finale

Si è chiusa il 18 luglio la consultazione pubblica sulle linee guida per l’implementazione della net neutrality. Il Berec sta ora prendendo in esame le molte risposte ricevute da cittadini, lobby e associazioni di settore (qui ad esempio la risposta congiunta di Cisco, Nokia ed Ericsson) per incorporarle nella proposta finale che dovrebbe essere sottoposta al board  dell’organismo che riunisce i regolatori europei il prossimo 25 agosto.
La versione finale delle guidelines  sarà presentata a Bruxelles il 30 agosto. Il documento definirà gli orientamenti che consentiranno alle autorità nazionali (in Italia l’Agcom) di applicare le nuove previsioni legislative sulla neutralità della rete in maniera coerente.
Le linee guida hanno provocato fin da subito la dura reazione degli operatori europei, che hanno firmato un manifesto in cui evidenziano i rischi per gli investimenti – soprattutto nel 5G – se le regole resteranno così come predisposte dal Berec.

Sul versante opposto ci sono invece i difensori della net neutrality (qui la lettera aperta di 133 aziende tra cui Skype, Soundcloud, and Shapeways)  riuniti attorno a una agguerrita piattaforma europea battezzata Save The Internet che ha fatto pervenire al Berec oltre 510 mila messaggi in favore di un internet libero e aperto.  Tra i sostenitori di questa iniziativa, uno dei ‘padri del web, Tim Berners Lee e diverse associazioni, che paventano la possibile creazione di un ‘internet a due velocità’ se si lascerà mano libera di offrire i cosiddetti servizi specializzati, ossia servizi internet ai quale il provider dell’accesso ad Internet può attribuire una ulteriore qualità, ovviamente a pagamento.
Dito puntato anche contro le offerte ‘zero rating‘ (la cosiddetta “discriminazione in positivo”, quando cioè il traffico verso alcuni siti o applicazioni non viene caricato in bolletta) e  contro i sistemi di gestione del traffico utilizzati, in teoria, per ottimizzare l’impegno della rete da parte di alcune applicazioni che necessitano di un maggior consumo di banda ma che potrebbero anche servire per ‘bloccare’ o ‘rallentare’ app o servizi offerti da competitor.

Da qui al 30 agosto, quindi, il Berec dovrà quindi esaminare e trovare un equilibrio sui diversi punti sollevati dalle parti interessate nel corso della consultazione. E non sarà certo un compito facile.

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