Un sistema di allerta intelligente, digitale e condiviso per proteggere la salute pubblica dai pericoli del cambiamento climatico: è questa la missione del nuovo progetto europeo healthRiskADAPT, finanziato con 5,6 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon Europe.
In un’epoca in cui le ondate di calore, l’inquinamento dell’aria, gli incendi e l’aumento dei pollini mettono sempre più sotto pressione la salute dei cittadini europei, il progetto vuole costruire una piattaforma digitale avanzata per aiutare le autorità locali, i decisori politici, gli operatori sanitari e i cittadini a reagire in modo tempestivo, mirato e basato su dati concreti.
Un consorzio europeo per una risposta coordinata
Il progetto, coordinato dall’istituto norvegese NILU, coinvolge 25 istituzioni di 12 Paesi, tra cui ENEA, CNR, ISS, il Comune di Napoli e UCCRN per l’Italia. L’obiettivo è ambizioso: sviluppare strumenti digitali “su misura” che integrino dati ambientali, sanitari e socioeconomici per pianificare strategie di adattamento efficaci, sostenibili e localizzate.
“I dati disponibili oggi su clima e salute sono frammentari e non sufficienti per pianificare azioni efficaci. Vogliamo colmare questa lacuna con strumenti capaci di restituire un quadro preciso, territoriale e dinamico del rischio”, spiega Ilaria D’Elia, referente ENEA del progetto.
ENEA in prima linea con indicatori e sperimentazioni sul campo
Il contributo italiano sarà decisivo, con ENEA impegnata nella fornitura degli indicatori legati ai quattro principali rischi ambientali, oltre alla valutazione degli impatti sulla salute.
Il progetto sarà testato in quattro città pilota: Napoli, Oslo, Berna e Lione, rappresentative di diversi contesti geografici e climatici. Qui sarà avviata la sperimentazione della piattaforma, con il coinvolgimento attivo di amministratori, tecnici e cittadini.
Una piattaforma digitale per prevenire, adattare e monitorare
Il cuore del progetto è una piattaforma digitale integrata, in grado di raccogliere e processare dati climatici, ambientali e sanitari e restituire mappe, indicatori e allerta in tempo reale. Gli utenti potranno così individuare rapidamente:
- priorità d’intervento,
- opzioni di adattamento personalizzate,
- misure urbanistiche o sociali efficaci,
- strategie di risposta su base costi-benefici,
- e valutare nel tempo l’efficacia delle soluzioni adottate.
Tra gli interventi possibili: creazione di aree ombreggiate, attivazione di allerta sanitaria in caso di caldo estremo, riqualificazione urbana e azioni a favore delle fasce vulnerabili della popolazione.
Un’Europa più resiliente parte dal digitale
Il progetto healthRiskADAPT è parte integrante della Missione europea per l’Adattamento al Cambiamento Climatico, che mira a coinvolgere almeno 150 regioni e realizzare 75 progetti dimostrativi su larga scala per testare trasformazioni sistemiche contro la crisi climatica.
Secondo le stime, senza interventi rapidi e coordinati, i decessi legati alle temperature estreme in Europa potrebbero aumentare del 50% entro il 2099, con l’area mediterranea tra le più esposte.
“Le misure attuali non bastano più: serve un salto di qualità. Questo progetto sarà pioniere in Europa, integrando soluzioni tecnologiche, naturalistiche e sociali per proteggere la salute pubblica”, conclude D’Elia.