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#Mwc21. 5G IoT per l’industria 4.0: entro il 2030 impatto sul PIL globale fino a 650 miliardi di dollari

Si sente parlare di nuova industria o industria 4.0 da molto tempo, ma forse sinora è mancato il giusto livello di connettività tra le macchine per far decollare questo modello di produzione avanzato.

Secondo un articolo pubblicato sul sito ufficiale del Mobile World Congress di Shanghai, partito oggi in modalità ibrida (online e in presenza), l’ingrediente mancante per far lievitare la manifattura digitale e automatizzata è stata proprio la giusta connettività.

5G, IoT e industria 4.0

La rete 5G è vista da tutti come la leva strategica per abilitare la trasformazione industriale del XXI secolo, in grado di compensare i limiti del WiFi e delle connessioni via cavo.

Secondo una ricerca del McKinsey, l’impatto positivo della rete 5G per la connettività per l’internet delle cose (5G IoT endpoint) è stimabile in un range che va dai 400 ai 650 miliardi di aggiunta al prodotto interno lordo (Pil) globale entro il 2030.

In termini di unità 5G IoT endpoint da impiegare nell’industria 4.0. a livello mondiale, secondo lo studio nel 2021 se ne venderanno poco più di 200 mila, ma già nel 2022 si supererà il primo milione di pezzi, per raggiungere i 10 milioni entro il 2025 e i 22,3 milioni entro il 2030.

Gran parte del valore atteso, in termini di impatto sul Pil mondiale, verrebbe realizzato secondo i ricercatori attraverso cinque casi d’uso.

I principali casi d’uso

Si parte con il controllo di qualità con l’intelligenza artificiale (da 50 a 100 miliardi di aggiunta al Pil), a cui segue la realtà aumentata per la visualizzazione rapida delle informazioni nel campo visivo del lavoratore (tra 45 e 75 miliardi di dollari di valore).

C’è poi il controllo di processo a livello di sistema e in tempo reale per ottimizzare e regolare i processi sulle linee di assemblaggio/produzione e in più impianti contemporaneamente (valore compreso tra 130 e 200 miliardi di dollari).

Chiudono i veicoli a guida autonoma, molto utilizzati nell’ambito della logistica e che presto daranno vita a grandi flotte industriali (tra 130 e 200 miliardi di Pil), e la robotica diffusa all’interno dell’intera struttura produttiva, in grado di muoversi liberamente, spostare materiali e prendere decisioni in base all’analisi dei dati nel cloud e nell’edge (valore potenziale tra 30 e 50 miliardi di dollari).

Il Mobile World Congress di Shanghai 2021 è da considerarsi come la prima fiera internazionale in presenza, organizzata da Gsma, dallo scoppio della pandemia di Covid-19 l’anno scorso.

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