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mPayment: le Telco Ue vogliono diventare anche delle banche?

Se oggigiorno gran parte delle operazioni bancarie possono essere effettuate da app o da PC, quindi senza andare, necessariamente, in banca, allora perché queste stesse applicazioni non possono essere sviluppate anche dagli operatori telefonici?

Questi ultimi si sono rivolti questa domanda già da tempo e hanno risposto “Sì, possiamo farlo”. E si sono messi subito a lavoro. Ecco qualche esempio.

Orange in Francia, Spagna, Belgio, Polonia, Romania e Slovacchia, ad aprile di quest’anno ha acquisito il 65% di Groupama Banque, con l’obiettivo di trasformarla nel 2017 nella banca “Orange” 100% mobile. Si partirà in Francia e a seguire in Spagna e Belgio. Così il gestore telefonico sfrutterà la licenza bancaria e il bacino di clienti già esistente per offrire loro servizi finanziari accessibili totalmente da smarphone. Sia le autorità francesi sia quelle europee hanno approvato la fusione.

Questo trend si sta espandendo anche in altri Paesi europei. In Germania l’operatore O2 ha lanciato la propria banca con Fidor nel mese di luglio, mentre Telenor ha dato il via due anni fa a Banka Serbia.

Gli altri operatori non stanno a guardare. In Spagna, per esempio, Telefonica ha annunciato una joint venture con CaixaBank e Santander, mentre negli Stati Uniti, T-Mobile ha lanciato una carta Visa con operazioni bancarie legate ad un’app.

I punti di forza degli operatori telefonici

Posseggono il know-how per sviluppare applicazioni e servizi accessibili dai dispositivi mobili, inoltre gestiscono il servizio clienti sia attraverso i call center sia attraverso i social network. Gli operatori telefonici sono “più vicini” e meno burocratici degli istituti di credito. Per effettuare le operazioni finanziarie servono davvero pochi clic, come per esempio aprire un conto corrente online o effettuare un bonifico. Il tutto senza recarsi, per forza, in banca, fare la fila e perché no, trovarsi allo sportello anche un impiegato scontroso.

Infine le app dei gestori telefonici consentono, in qualsiasi momento, di rimuovere la carta di credito o quella prepagata e questo garantisce al consumatore maggiore sicurezza psicologica contro le frodi online. È questo il nuovo modello di business su cui stanno puntando i gestori telefonici europei, ma non sono i soli: anche Facebook, ad esempio, guarda all’mPayment.  C’è interesse perché il potenziale numero dei clienti è enorme. Ecco alcuni dati.

Secondo il rapporto Way We Bank Now dalla British Banking Association, i britannici hanno scaricato più di 13,8 milioni di applicazioni bancarie nel 2015, in crescita del 25 per cento rispetto al 2014. E ancora: le persone utilizzano le app bancarie dallo smartphone 7.610 volte al minuto.

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