La spallata

mPayment, Facebook punta su Messenger: vuole ‘mangiarsi’ anche Amazon e le banche?

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Zuckerberg vorrebbe iniziare a monetizzare anche attraverso il servizio di messaggistica: per esempio consentire agli utenti di fare acquisti direttamente da Messenger. Una spallata ai colossi di e-commerce, a ApplePay e ai wallet dei gestori telefonici.

Iniziate a guardare Messenger con un altro occhio. Al momento è solo un servizio di messaggistica, ma presto potrebbe diventare anche un portafoglio elettronico grazie al quale sarà possibile fare acquisti sia online, direttamente nella chat, sia nella vita quotidiana, come comprare un caffè al bar, senza utilizzare altre app. Questa è la nuova sfida a cui Facebook sta pensando da un po’ di tempo.

“La nostra strategia, nei prossimi anni, è connettere tutti nel mondo, raggiunto questo obiettivo è chiaro che esistano tanti modi per monetizzare”, ha dichiarato, nel 2014, Mark Zuckerberg.  Come ha sottolineato Forbes, Facebook sta studiando a una nuova identità di Messenger, in un futuro prossimo sarà un’app All-in-one: consentirà l’accesso a tanti servizi senza utilizzare più diverse applicazioni. La società di Palo Alto sta puntando per prima all’e-payment, ossia dare la possibilità ai suoi utenti di ricevere annunci promozionali direttamente in chat, per esempio attraverso i bot, che possono consigliare le scarpe del momento o altro, e poi basterebbe un clic per pagare, grazie alla carta di credito che l’utente ha associato al suo profilo. Ma non solo. Con lo stesso “borsellino” elettronico si potrebbero fare anche acquisti offline, comprare il giornale o un gelato avvicinando lo smartphone ai POS abilitati. Pagando sempre attraverso l’app Messenger.

Sfida ad Amazon, Apple pay e ai wallet dei gestori telefonici

Come si vede dal grafico, nel 2015, 800 milioni di persone hanno usato Messenger ogni mese. Quindi Facebook avrebbe già i clienti per questo eventuale nuovo business. Di conseguenza sarebbe una forte minaccia sia per i siti di e-commerce, come Amazon, sia per le società che già offrono servizi di mobile payment: ApplePay, i gestori telefonici e le banche. Proprio nel campo finanziario Facebook ha avviato il suo primo cavallo di Troia. La TD Canadian Bank Group offre ai suoi clienti l’assistenza attraverso Messenger. Dal customer care per le banche ai pagamenti elettronici attraverso l’app il passo è breve.

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Decollerebbe in Italia?

Nel nostro Paese la maggioranza delle persone ha ancora paura di fare acquisti online con la carta di credito, si preferisce la moneta e il contatto diretto cliente-commerciante. C’è, però, da dire, che i dati sull’home banking sono in crescita e sempre più italiani oggi sono abituati a pagare con il denaro elettronico. Ma la percentuale, al momento, è bassa sia perché solo pochi smartphone sono dotati della tecnologia Near Field Communication e sia perché molte attività commerciali non sono dotate ancora di POS abilitati all’e-payment.

Tutto nel giardino di Facebook

Come è accaduto pochi anni fa, dove Facebook è stato il volano per la connessione internet sul cellulare per milioni di italiani, anche questa volta la piattaforma social potrebbe traghettare, lentamente, gli utenti al pagamento elettrico attraverso Messenger. Sia per acquistare online una cravatta sia per comprare all’edicola il giornale. Il tutto senza usare diverse app, ma sempre e sola una, quella di Messenger, perché Facebook è fatto così, vuole averci sempre nel suo “giardino”.

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