Il decreto

Motori elettrici ed ibridi, Patuanelli: “Dal Mise 27 milioni di euro per l’impianto Fca di Melfi”

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Il ministro dello Sviluppo economico ha firmato il decreto per sostenere lo sviluppo e la produzione di veicoli a motore ibrido ed elettrico negli stabilimenti di Melfi, Orbassano e Torino-Mirafiori. Obiettivo mantenere i livelli di competitività e salvare migliaia di posti di lavoro.

Mantenere la competitività del sistema produttivo e salvare tanti posti di lavoro, questi gli obiettivi primari per il ministero dello Sviluppo economico (Mise) che ha pubblicato li decreto di autorizzazione alla sottoscrizione di un Accordo di sviluppo tra il ministero, la Regione Basilicata, la Regione Piemonte, Invitalia, Fca Melfi, Fca Italy e il Centro ricerche Fiat (Crf), che ha al suo centro la trasformazione della mobilità tradizionale in una pulita ed elettrica (eMobility).

In base all’Accordo, firmato ieri dal ministro Stefano Patuanelli, lo Stato si impegna a finanziare con 27 milioni di euro un pacchetto di nuove agevolazioni per l’acquisto di macchinari ed impianti coerenti al Piano Impresa 4.0, con il fine di supportare un più ampio programma di investimenti produttivi innovativi e in ricerca e sviluppo per complessivi 136,6 milioni di euro da realizzare negli stabilimenti di Melfi (PZ), Orbassano (TO) e Torino (il Mirafiori Technical Center) entro il 2022.

Le risorse andranno a sostenere alcuni progetti proposti da Fca e Crf, tra cui: l’ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento di Melfi, attraverso la messa in produzione di un nuovo veicolo: la Jeep Compass nella versione ibrida (motore termico-elettrico PHEV- Plug-in Hybrid Electric Vehicle), che potrà contare su investimenti pari a 98,7 milioni di euro; il progetto di ricerca e sviluppo denominato “RICARICA – Soluzioni sostenibili ad elevata modulaRItà e Configurabilità per veicoli mass mARket a propulsione puro elettrICA”, che si pone come obiettivo lo sviluppo di motori per veicoli a propulsione elettrica pura, a cui sono stati assegnati 37,9 milioni di euro.

Come anticipato, l’Accordo avrà un importante impatto occupazionale: da un lato consentirà il graduale reintegro di 3.458 lavoratori temporaneamente in esubero, per i quali si fa oggi ricorso al contratto di solidarietà, dall’altro permetterà l’incremento di 100 unità del numero di addetti occupati presso lo stabilimento di Melfi.