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Mobilità elettrica, l’Europarlamento propone un punto ricarica ogni 60 km

Accelerare la realizzazione di una rete europea di punti ricarica

Facilità di accesso alle stazioni di servizio dotate di punti ricarica per i veicoli elettrici, che però siano diffuse sul territorio, specialmente lungo le strade più trafficate, affiché chi abbia acquistato un’auto elettrica, ad esempio, possa godersi il viaggio l’esperienza dell’elettrificazione, senza il timore di ritrovarsi a piedi per aver scaricato la batteria.

Il Parlamento europeo, tramite la Commissione Trasporti e turismo, ha presentato una proposta di mandato negoziale per il progetto di sviluppo delle infrastrutture di ricarica per auto elettriche o di rifornimento di carburanti alternativi, tra cui le stazioni di rifornimento dell’idrogeno, non solo per le automobili, ma anche per altre classi di veicoli, compresi i camion.

Nel testo adottato si chiede che entro il 2026 siano installati punti ricarica e rifornimento ogni 60 km lungo le principali strade e autostrade degli Stati dell’Unione. Per camion e autobus solo sulle autostrade della rete TEN-T.

Non solo elettrico, anche combustibili alternativi (come l’idrogeno)

I combustibili alternativi sostenibili e la diffusione delle loro infrastrutture svolgono un ruolo chiave nella transizione verso una decarbonizzazione di successo del settore dei trasporti. Espandendo più rapidamente l’infrastruttura di ricarica semplificheremo la transizione verso una mobilità rispettosa dell’ambiente e del clima, per le persone e l’industria”, ha dichiarato Ismail Ertug, relatore della proposta e deputato della Progressive Alliance of Socialists and Democrats.

I Paesi dell’Unione dovranno presentare un piano nazionale entro il 2024, in cui siano fissati degli obiettivi minimi da raggiungere in breve tempo.

Per l’idrogeno, la proposta è di rendere accessibili stazioni di rifornimento ogni 100 km (contro i 150 proposti dalla Commissione europea) e di farlo entro il 2028 (invece del 2031).

Massima trasparenza è stata fissata per il capitolo costi di ricarica, che dovranno essere sostenibili per il cittadino e facilmente comparabili, da eseguire con sistemi di pagamento validi per tutti.

La decarbonizzazione del trasporto marittimo

Sempre oggi l’Europarlamento ha votato un progetto di mandato negoziale per la diffusione e l’impiego di combustibili marittimi sostenibili, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra per le navi del 2% a partire dal 2025, del 20% a partire dal 2035 e dell’80% a partire dal 2050 (più impegnativo quindi rispetto la proposta della Commissione del 13% e del 75%).

Una volta che il Parlamento nel suo insieme avrà approvato questo progetto di posizione negoziale, in occasione della prossima sessione plenaria di ottobre, i deputati saranno pronti per avviare i colloqui con i governi degli Stati dell’Unione sulla forma definitiva della legislazione.

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