Infrastrutture

Mobilità elettrica. In Italia solo 9 punti ricarica per 100 km di strade, ma in un anno aumentati del 32% (+56% in autostrada in tre mesi)

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La Nasa sperimenta una nuova soluzione tecnologica per effettuare una ricarica totale della batteria in soli 5 minuti, si sta testando sulla Iss. In Europa ancora poche colonnine veloci, mentre nel nostro Paese si registra un aumento dei punti ricarica che salgono a 32.776 a settembre 2022 (+56% in autostrada negli ultimi tre mesi).

Il futuro è elettrico

Negli Stati Uniti, c’è un progetto della Purdue University (Indiana) per sviluppare una nuova tecnologia in grado di ricarica al 100% una batteria in circa 5 minuti. La Nasa ha subito preso la palla al balzo e ora è in fase di sperimentazione sulla Stazione spaziale internazionale (Iss).

Un’ottima notizia, anche se chissà quando avremo modo di provare questa ebbrezza. Un futuro, quello della mobilità elettrica, su cui l’industria automotive, nonostante le criticità del momento, vuole continuare a scommettere. Il Gruppo Stellantis produrrà 12 nuovi modelli di auto elettrica entro il 2024 nei propri stabilimenti in Francia, mentre la Volkswagen ha annunciato investimenti per più di 10 miliardi di euro in Spagna.

Il punto però, è che l’Unione europea deve dotarsi di una politica più concreta, trasparente e ambiziosa, perché produrre auto elettriche significa poter contare sulla sicurezza degli approvvigionamenti di componenti (vedi i semiconduttori) e la produzione di batterie, altrimenti si rafforzerebbe a nostro svantaggio la dipendenza dal mercato cinese (qualcosa di già visto con il gas e altre materie prime dalla Russia).

Ma i punti di ricarica per auto elettriche sono ancora pochi e poco efficienti

E poi c’è il nodo delle infrastrutture per la ricarica delle vetture. Oggi il Parlamento europeo ha chiesto di fatto un’accelerazione nella costruzione di nuove colonnine, con una stazione di ricarica ogni 60 km lungo le principali strade dell’Unione.

I punti ricarica in Europa sono insufficienti nel numero e troppo lenti nei tempi. Secondo l’Acea, solo cinque Paesi europei hanno 10 punti ricarica ogni 100 km di strade, mentre sono 17 i Paesi che ne contano meno di 5 e addirittura in sei Paesi ne contano solo uno ogni 100 km.

Anche la velocità di ricarica è un problema di massima rilevanza in tutto il continente, poiché i sistemi di ricarica veloce (con una capacità di oltre 22 kW) costituiscono solo una piccola parte del totale. In effetti, nell’Unione europea solo un punto ricarica su sette è veloce. Le rimanenti (comprese molte prese di alimentazione comuni domestiche a bassa capacità) hanno una capacità di 22 kW o inferiore e non caricano i veicoli ad una velocità accettabile.

Secondo Acea, comunque, l’Italia si posiziona al settimo posto con 9,2 punti ricarica per 100 km di strade, molto distante dall’Olanda (64,3 per 100 km) e dalla Germania (26 per 100 km), ma molto meglio della Francia (3,4) e della Spagna (1,6).

Punti ricarica in Italia, +32% in un anno

Secondo gli ultimi dati Motus-E, a settembre nel nostro Paese risultano installati 32.776 punti di ricarica in 16.700 infrastrutture (o stazioni, o colonnine) e 13.225 location accessibili al pubblico, delle quali, il 75% è collocato su suolo pubblico (tipo la strada), mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico (come supermercati o centri commerciali).

Cresce, rispetto alle rilevazioni precedenti, la quota di punti ad accesso pubblico collocati su suolo privato (che nelle precedenti rilevazioni si attestava intorno al 23%).

Rispetto a giugno 2022, che riportava 30.704 punti in 15.674 infrastrutture e 12.410 location, si osserva un aumento di +2.072 punti di ricarica, +1.026 Infrastrutture e +815 nuove location.

Su base annua, la crescita è di +7.982 punti di ricarica (+32%), mentre rispetto alla prima rilevazione MOTUS-E di settembre 2019 (10.647 punti in 5.246 infrastrutture), si registra una crescita del +208%, quindi in 3 anni i punti di ricarica sono triplicati.

Secondo dati Quintegia, invece, negli ultimi 3 mesi la crescita dei punti di ricarica in autostrada, sebbene ancora molto sottodimensionati in numero e distribuzione, è aumentata del 56%, con un totale di 235 punti installati. 1.363 invece le infrastrutture di ricarica pubbliche installate in Italia da aprile a giugno, di cui il 13% è ad alta velocità, dunque con una potenza superiore ai 50kW.