Il commento

Martusciello (Agcom) dal Corecom di Palermo, ‘Insegnare ai giovani un utilizzo cosciente del web’

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Ecco l'intervento di Antonio Martusciello Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto a Palermo all’incontro organizzato dal Corecom Sicilia sui temi della web reputation, cyberbullismo e fake news.

“Insegnare ai giovani a utilizzare la Rete in modo cosciente e informato, dando loro gli strumenti cognitivi per comprenderne i rischi e le opportunità del web, ma anche ritrovando un rinnovato valore del linguaggio comunicativo.” Lo ha detto il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenendo a Palermo all’incontro organizzato dal Corecom Sicilia sui temi della web reputation, cyberbullismo e fake news. “È innegabile che, nell’ambito della cosiddetta computer-mediated communication, minori e adolescenti dotati di un innato livello di interattività siano i veri protagonisti della Rete, attraverso la quale sono in grado di rendere pubbliche idee e opinioni e diffondere notizie”, ha spiegato Martusciello.

Ma alla tendenza all’esploratività e all’attivismo soggettivo, si accompagna “una scarsa e pericolosa percezione del valore della comunicazione. Inoltre, “i giovani si ritrovano nel web troppo presto e senza aver ricevuto le dovute cautele”, ha ricordato il Commissario, “da qui l’importanza di adottare tecnologie child-friendly, insieme a servizi per il riconoscimento dell’età, basati, ad esempio, sulle potenzialità tecniche delle carte d’identità come previsto dal progetto legislativo sull’identificazione elettronica”.

“Agli strumenti di prevenzione però è necessario affiancare anche interventi normativi trasnazionali – ha proseguito Martusciello – con un più incisivo intervento di armonizzazione in grado di arginare il rischio che, medesimi comportamenti, siano diversamente valutati e che le conseguenze di questi abbiano un trattamento differenziato.” Conscio che il ruolo delle piattaforme non può più essere assimilabile alla semplice memorizzazione o trasporto di informazioni, Martusciello ha spiegato che “occorrono interventi più netti, prendendo atto del rinnovato ruolo di questi soggetti anche per garantirne un più ampio e legittimato coinvolgimento nella lotta alle condotte violente in Rete