L'intervista

Marco Patuano: ‘Su Tim Brasil nessuna fretta di decidere’

di |

Per quanto riguarda le voci di fusione con Oi, Patuano ha parlato di ipotesi prematura: da un lato l’operazione avrebbe senso, dall’altro non si può dimenticare l’ingente debito che grava sulle spalle dell’operatore e la mancanza di chiarezza circa il suo futuro.

Non ha fretta di decidere del futuro di Tim Brasil, Marco Patuano. L’ad di Telecom Italia si è dato 5 anni di tempo prima di pensare a eventuali acquisizioni o fusioni o alle nuove tecnologie da adottare. In un’intervista al quotidiano brasiliano Valor Economico, Patuano ha ribadito che Telecom Italia non è alla ricerca di un’offerta per la controllata brasiliana: “Trovo curioso leggere commenti pubblici (su una potenziale offerta di Oi per Tim) ben prima che ci siano concrete possibilità che questo avvenga”.

Patuano, che si trova in Brasile per una visita di tre giorni,  ha quindi ricordato che Telecom ha iniziato a investire nel Paese nel 1998 e  ha investito già qualcosa come 8 miliardi di euro.

L’ad di telecom ha quindi spiegato che al momento i consumatori brasiliani non hanno fretta di abbonarsi ai pacchetti che includono telefonia fissa, mobile e banda larga. La quota di mercato di Tim sarebbe dunque al sicuro per almeno 5 anni prima che ci si debba iniziare a preoccupare di accelerare il processo di consolidamento con un’acquisizione o una fusione.

Nonostante questa convinzione, Telecom Italia è a caccia di opportunità, dopo il fallimento delle trattative per l’acquisizione di GVT, ceduta dai francesi di Vivendi a Telefonica.

Per quanto riguarda le voci di fusione con Oi, Patuano ha parlato di ipotesi allo stato ancora troppo prematura: da un lato l’operazione avrebbe senso, dall’altro non si può dimenticare l’ingente debito che grava sulle spalle dell’operatore (circa 15 miliardi di euro) e la mancanza di chiarezza circa il suo futuro e l’esito della fusione con Portugal Telecom.

Il Brasile, ha ricordato più volte Patuano, è strategico, a differenza dell’Argentina. Certo è che tutto ha un prezzo e, anche se il manager non ha voluto esprimersi su quale sia il reale valore di Tim Brasil, ha ricordato che nessuna offerta sarà valutata a multipli inferiori a quelli offerti nelle recenti operazioni che hanno interessato il mercato mobile brasiliano. Il riferimento è all’operazione da 7,2 miliardi portata a termine da Telefonica su GVT, “che è stata venduta a 11 volte l’Ebitda e ha una generazione di cassa negativa”.

Nei giorni scorsi, dopo aver partecipato all’asta per le frequenze 4G, Patuano ha annunciato nuovi investimenti per 750 milioni di euro in tre anni.

Il piano di investimenti, nome in codice ‘Turbo’ potrebbe essere approvato dal prossimo consiglio di amministrazione previsto per fine ottobre.