Un volume d’affari (nel 2012) di oltre 6 miliardi con una diminuzione di posti di lavoro stimata intorno alle 100mila unità e un minor gettito fiscale di circa 1,6 miliardi per le imposte dirette e 3,6 miliardi per quelle indirette (dati Censis): è la contraffazione un virus dell’economia legale che viola sistematicamente i diritti umani, del lavoro, non paga le tasse e alimenta le organizzazioni criminali.
Per non parlare dei rischi che corrono i consumatori acquistando falsi: non è solo, infatti, acquistando formaggio o vino taroccati che si rischia per la propria salute, ma anche con giocattoli, cosmetici, farmaci, abbigliamento e pezzi di ricambio per l’auto.
Cosa fare, dunque, per arginare il fenomeno? Da una parte, come ha sostenuto recentemente il Presidente dell’Autorità Antitrust Giovanni Pitruzzella sono necessari “interventi, soprattutto educativi e informativi per diffondere non solo una più ampia culturale della legalità, ma la conoscenza dei danni che un illusorio risparmio, nel breve termine, può determinare sulle condizioni economiche della collettività, nel lungo termine”; dall’altra è necessario fornire ai consumatori gli strumenti adatti per riconoscere il falso.
Un primo aiuto per i consumatori deriva dalla scelta del canale di vendita: affidarsi solo a venditori autorizzati o in caso di acquisti online scegliere siti affidabili è già una prima garanzia di sicurezza, ma purtroppo non sempre può bastare!
Pensate, invece, quanto sarebbe comodo riuscire a riconoscere grazie ad un’applicazione sul telefonino se il prodotto che stiamo acquistando è originale e ancora avere accesso ad una serie di informazioni aggiuntive a portata di clic. Il sistema SEiD_Security and Identity System permette tutto questo, grazie ad una tecnologia innovativa, semplice e veloce che funziona attraverso l’attribuzione di due codici: il primo, visibile e consultabile da chiunque, dà le prime dirette informazioni e garantisce la tracciabilità del prodotto; il secondo, nascosto interrogabile dopo l’acquisto, protegge il consumatore dalla contraffazione e dal riciclaggio (essendo univoco e non ripetibile) e può servire per dare ulteriori informazioni sul post vendita e il marketing.
In pratica basta avvicinare il telefonino ad una confezione di farmaci, ad un alimento, ad un capo di abbigliamento o a prodotti di qualsiasi genere e avere accesso, attraverso una semplice app di lettura dei qr code o l’app ufficiale SEiD, ad una serie di informazioni certificate dal produttore e utili per il consumatore.
I vantaggi sono evidenti sia per le aziende che hanno così un canale privilegiato di comunicazione con i clienti e riscontro immediato sulle vendite e naturalmente per i consumatori che possono verificare personalmente l’autenticità del prodotto acquistato come descritto dal legittimo produttore e accedere a promozioni o informazioni postacquisto (garanzie, manuali, istruzioni per l’uso, ecc.).
Non solo, come sottolinea Francesca Rizzo Ceo di questa start up del gruppo Unicheck: “il sistema coglie anche le recenti esigenze esternate dal premier Matteo Renzi in ordine all’eliminazione degli ‘scontrini fiscali’ sostituibili a tutti gli effetti da un sistema di ‘tracciabilità elettronica’ come quella proposta appunto da SEiD”.
Insomma, la lotta della contraffazione passa anche attraverso l’innovazione del sistema!
Maggiori informazioni sul sito http://se-id.com/.
