Copyright

Lotta alla pirateria audiovisiva: approccio “Know Your Business Customer”, una nuova modalità per contrastare l’anonimato sul web

di |

Un approccio che consentirebbe di contrastare l’anonimato sul web e la pirateria, ormai una costante di chi opera illecitamente per sfruttare e guadagnare tramite l’utilizzo non autorizzato di opere audiovisive, attraverso la verifica delle informazioni fornite nell’ambito dell’acquisto di servizi quali hosting, domini, storage ecc.

Il tempo medio passato davanti ai nostri personal computer, tablet e smartphone è aumentato in maniera decisa, negli ultimi anni. Durante la fase più dura della pandemia di Coronavirus, con la chiusura delle attività e la quarantena, tale esposizione ai digital media è andata ulteriormente crescendo.

Se da una parte si è registrato un incremento nell’offerta di contenuti audiovisivi da parte dell’industria culturale e dell’audiovisivo, dall’altra si è verificato un aumento di attività criminali legate alla pirateria online e alla violazione dei diritti di Proprietà Intellettuale.

La dimensione sempre più transfrontaliera della pirateria rende oggi più complesse le attività di tutela dei contenuti svolte dalle Autorità competenti.

Si è parlato di come contrastare efficacemente la pirateria online, con riferimento a casi studio, best practices e operazioni condotte, nel corso del webinar Industria, consumi culturali e comportamenti illeciti, organizzato dalla FAPAV Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e in occasione del quale sono stati presentati i nuovi dati sul fenomeno realizzati da Ipsos.

Approccio “KYBC”

Tra le varie proposte emerse nel corso del webinar “un approccio di tipo “KYBC” (Know Your Business Customer) è stato ritenuto dai presenti una via utile e praticabile.

Questo tipo di approccio consentirebbe di contrastare l’anonimato sul web, ormai una costante di chi opera illecitamente per sfruttare e guadagnare tramite l’utilizzo non autorizzato di opere audiovisive, attraverso la verifica delle informazioni fornite nell’ambito dell’acquisto di servizi quali hosting, domini, storage ecc.

La tutela dei contenuti audiovisivi sul web, secondo tutti i partecipanti al webinar, rappresenta oggi una vera e propria battaglia culturale, “da svolgere anche e soprattutto sul piano della comunicazione con l’obiettivo di sradicare una ancora troppo diffusa bassa percezione, da parte del grande pubblico, di quello che si nasconde dietro questo fenomeno criminale e di tutta l’economia sommersa che genera”.

È importante in questo momento sostenere il consumo legale di contenuti audiovisivi, “tramite anche incentivi al consumo laddove possibile. La pirateria, in questo momento storico così delicato, non deve rappresentare un ulteriore freno alla ripresa del settore”, è spiegato dalla Federazione.

Best practice Agcom

In tal senso, è necessario rafforzare il quadro normativo e gli strumenti di enforcement e di contrasto, utilizzando tutte le migliori pratiche per consentire lo sviluppo di un mercato legale digitale realmente competitivo.

Tra le best practices citate nel corso dell’evento, c’è il Regolamento dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che rappresenta un’eccellenza nota anche a livello internazionale.

Il recente emendamento approvato la scorsa settimana nel DL rilancio in materia di tutela del Diritto d’Autore è stato ritenuto strategico per rafforzare le attività di tutela.

Altrettanto fondamentale è continuare nel rafforzamento della normativa anti camcording, ossia le illecite registrazioni abusive dei film nelle sale: il film deve essere tutelato al massimo nei suoi primi giorni di sfruttamento soprattutto in un momento così delicato per il nostro settore e per le nuove uscite in particolare.

Pirateria in Italia

Complessivamente, secondo lo studio, in Italia nel 2019 si sono avuti 414 milioni di atti di pirateria, per un danno economico complessivo di oltre un miliardo di euro e il rischio concreto di licenziamento per 6.000 lavoratori del settore.

Il fenomeno della pirateria audiovisiva in Italia continua a rimanere un problema serio per tutto il comparto industriale di riferimento. Quattro anni di studi e analisi mostrano un trend sostanzialmente stabile del fenomeno della pirateria in Italia, con un’incidenza al 37% nel 2019, mentre si evidenzia un calo rilevante del numero di atti di pirateria, il 28% in meno rispetto all’anno precedente.

Durante il lockdown la percentuale di pirati è andata aumentando, attestandosi in due mesi sul 40%, contro il 37% riferito a tutto il 2019. Nello stesso periodo, è cresciuto il numero di atti illeciti, passato da 69 milioni nel bimestre medio del 2019 a 243 milioni nel bimestre di quest’anno. Durante il lockdown, la forzatura casalinga ha portato circa un 10% a commettere per la prima volta un atto di pirateria, di questi circa il 5% tramite Iptv illecite. Allo stesso tempo si segnala la crescita stimata in circa 8%, di nuovi abbonati a piattaforme ufficiali on demand, di questi il 76% dichiara di voler continuare a utilizzare questi servizi anche in futuro.

Il webinar

Hanno partecipato al webinar live streaming rappresentanti delle Istituzioni e dell’industria audiovisiva per un dibattito e confronto sulle migliori strategie e priorità per tutelare le opere sul web. Per il Governo sono intervenuti il Vice Ministro Vito Crimi (M5S), il Sottosegretario Andrea Martella (PD) e il parlamentare della Lega l’On.le Massimiliano Capitanio.

Una presentazione che ha assunto un rilievo particolare poiché tenutasi nel momento di ripartenza del nostro Paese e dell’industria audiovisiva, con la riapertura dei cinema e il riavvio dei set e delle produzioni cinematografiche e televisive, dopo i mesi difficili del lockdown, i cui effetti stanno ancora fortemente impattando sulla nostra economia.

Dopo l’introduzione di Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, e la presentazione dei dati da parte di Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia, sono intervenuti nel webinar condotto da Stefania Pinna, giornalista SKYTG24, portando la loro esperienza e le loro opinioni, i seguenti rappresentanti delle Istituzioni e dell’industria audiovisiva: Mario Lorini (Presidente ANEC); Francesco Rutelli (Presidente ANICA); Stan McCoy (Presidente MPA EMEA); Lorenzo Ferrari Ardicini (Presidente UNIVIDEO); Luigi De Siervo (AD Lega Calcio Serie A); Renzo Nisi (Comandante Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza); Francesco Posteraro (Commissario AGCOM); Franco Angelo Siddi (Presidente Confindustria Radio Televisioni); Sergio Tirrò (Team Leader Europol).