competizioni

L’Europa adotta il suo programma spaziale per la nuova competizione globale

di |

Si tratta di un regolamento che disciplina tutte le nuove ed esistenti attività spaziali dell’UE all’interno di un unico programma spaziale europeo, che godrà dell’imponente budget di oltre 14 miliardi di euro.

La rubrica “Digital & Law” è curata da D&L Net e offre una lettura delle materie dell’innovazione digitale da una prospettiva che sia in grado di offrire piena padronanza degli strumenti e dei diritti digitali, anche ai non addetti ai lavori. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

Prende forma il regolamento europeo sul programma spaziale adottato dal legislatore UE coerentemente con l’accordo politico che affonda le sue radici nel dicembre dello scorso anno e, prima ancora, nell’intesa tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sulla proposta dalla Commissione del giugno 2018.

L’Europa nello spazio

Si tratta di un regolamento che disciplina tutte le nuove ed esistenti attività spaziali dell’UE all’interno di un unico programma spaziale europeo, che godrà dell’imponente budget di oltre 14 miliardi di euro.

Obiettivo prioritario dell’Europa, come seconda potenza spaziale al mondo, rimane quello di accelerare il processo di trasformazione della politica spaziale dell’UE per esplorare soluzioni nuove e competitive di accesso allo spazio e ridurre le dipendenze tecnologiche, mantenendo leadership globale in un settore che si ritiene altamente strategico.

Del resto, la tecnologia, i dati e i servizi spaziali sono ormai diventati indispensabili nell’operatività europea e perciò svolgono un ruolo essenziale nel preservare molti interessi strategici.

In questa direzione la Commissione Europea aveva già proposto due nuove iniziative faro relative alla connettività sicura basata sullo spazio ed alla gestione del traffico spaziale che adesso potranno trovare una ulteriore spinta e subiranno una importante accelerazione.

Programma Spaziale Ue: le novità

Infatti, il regolamento sul programma spaziale dell’UE consentirà l’ulteriore modernizzazione dei programmi faro dell’UE Galileo, EGNOS e Copernicus, e garantirà l’accesso autonomo dell’UE allo spazio accelerando così lo sviluppo del New Space in Europa anche attraverso il lancio di iniziative europee sulla comunicazione satellitare (GOVSATCOM), Space Surveillance and Tracking (SST) e Space Weather and Near Earth Object (NEO), per la protezione delle infrastrutture spaziali dai detriti spaziali.

Il sistema globale di navigazione satellitare Galileo fornisce ormai servizi operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a quasi 1,3 miliardi di utenti mentre i dati di osservazione e monitoraggio satellitare del programma europeo Copernicus, con l’ultima satellite release “Sentinel 5P”, possono rendere l’Europa un leader tecnologico nella rilevazione dallo spazio dell’inquinamento atmosferico nella cosìddetta “Terra dell’Unione Europea”.

Programma Spaziale Ue: i benefici dell’Unità

In tale scenario, appare evidente come i grandi investimenti dell’Europa unita abbiano consentito di traguardare importanti progressi che nessuno Stato membro avrebbe potuto realizzare singolarmente.

In più l’UE avrà adesso l’opportunità di promuovere lo sfruttamento dell’enorme potenziale dei dati e dei servizi spaziali per sviluppare applicazioni e servizi a valore aggiunto e soprattutto sostenibili e funzionali alla transizione verde e digitale, coerentemente con gli obiettivi di recovery europei.

Il provvedimento con portata generale andrà a configurare a regime la spina dorsale per sostenere l’industria spaziale e le missioni spaziali e, più in generale, l’intero ecosistema industriale, anche attraverso la promozione della leadership tecnologica e della resilienza dell’Europa, al fine di essere in prima linea efficienti nella competizione globale, nell’ambito del framework di investimenti del programma che, in combinazione con Horizon Europe ed Invest EU, prevederà anche il sostegno delle start-up per stimolare l’imprenditoria spaziale nel mondo.

Il Regolamento conferisce alla Commissione Europea una governance sul programma spaziale dell’UE che ne implica una responsabilità generale per la sua attuazione del programma, anche nel campo della sicurezza. Sarà invece attribuito all’EUSPA, l’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale che espande la GSA (European Agency for Global Navigation Satellite Systems) la responsabilità per lo sfruttamento dell’EGNSS (European Global Navigation Satellite System) per garantirne la continuità dei servizi Galileo ed EGNOS, la sicurezza e lo sviluppo di applicazioni, nonché il pronto recepimento da parte del mercato di tutte le componenti del programma spaziale.

Conclusione

Resterà infine in capo all’Agenzia spaziale europea (ESA) l’attività di ricerca e sviluppo.

Il Regolamento sarà pubblicato nei prossimi giorni nella Gazzetta Ufficiale e si applicherà retroattivamente a far data dal 1° gennaio 2021. Frattanto, si procederà con la conclusione dell’accordo quadro finanziario di partenariato con i pertinenti accordi di contributo dell’EUSPA ed l’ESA al fine di dare attuazione al regolamento adottato.

Articolo di Davide Maniscalco, avvocato – esperto in diritto societario e commerciale, componente del D&L NET