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Lepida identity provider, integrare tutti i servizi online degli enti regionali con SPID

A partire da quest’anno prende il via il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021. Il Piano in questione prevede azioni che mirano a favorire lo switch off dei sistemi di autenticazione della Pubblica Amministrazione (PA) a favore di SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ai sensi dell’art. 64 del CAD (Codice dell’amministrazione digitale).

Sostanzialmente, tutte le amministrazioni pubbliche devono rendere i propri servizi online accessibili al pubblico tramite SPID, con l’obiettivo di favorire e semplificare l’utilizzo dei servizi digitali da parte di tutti i cittadini. Si tratta di un obbligo normativo, a cui tutti gli enti regionali e locali devono adeguarsi.

Alla fine del 2018, anche Lepida, società in-house della Regione Emilia Romagna, dal 1° gennaio Lepida ScpA dopo l’integrazione con Cup 2000, è gestore dell’identità digitale (identity provider SPID), grazie all’accreditamento ottenuto dalla società lo scorso agosto e al perfezionamento a metà novembre della convenzione che disciplina il rapporto nell’ambito di SPID tra Lepida e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

Ora, a seguito dell’accreditamento di Lepida come Identity Provider SPID e dell’avvio del servizio LepidaID, si è posto il problema di come gestire FedERa, cioè la federazione degli enti dell’Emilia Romagna per l’autenticazione digitale unica delle identità, tramite cui accedere a tutti i servizi online della PA regionale.

FedERa – si legge in una nota pubblicata da Lepida – continua e continuerà a svolgere la funzione di nodo regionale (gateway) nei confronti del sistema SPID permettendo a tutti i cittadini italiani di accedere ai servizi online degli enti dell’Emilia-Romagna attraverso le identità digitali SPID, tra cui quelle di LepidaID. Infatti, FedERa termina gradualmente, entro i prossimi mesi, la funzione e i servizi di rilascio e gestione di identità digitali FedERa a favore delle identità di LepidaID”.

Proprio in questa fase di passaggio di funzioni  in corso d’opera, “diventa indispensabile e impellente l’integrazione di tutti i servizi online degli enti con SPID attraverso FedERa”.

Ad oggi, ha reso noto la società in house della Regione, sono 66 gli Enti dell’Emilia Romagna, per un totale

di 149 servizi online, attivi su SPID grazie all’integrazione unica e centralizzata del gateway FedERa con il sistema SPID, realizzata da Lepida.

Vi sono però 148 servizi di 58 enti, attivi sul gateway FedERa, che non hanno ancora adeguato i loro

servizi per renderli accessibili con le identità digitali SPID.

Sarà quindi compito degli enti stessi contattare Lepida per garantire l’integrazione dei propri servizi online, nonché iniziare ad affrontare l’accesso ai propri servizi da parte dei cittadini europei con le identità digitali notificate ai sensi del regolamento eIDAS.

Tale regolamento (in cui acronimo sta per electronic IDentification Authentication and Signature) è finalizzato a fornire “una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di ebusiness e commercio elettronico” in tutta l’Unione europea.

A riguardo, Lepida ha comunicato che sta seguendo da vicino l’evoluzione della normativa e che ne condividerà al più presto le novità nell’ambito della Comunità Tematica Servizi online per i cittadini

Sempre in relazione al Sistema Pubblico di Identità Digitale, la società, è infine scritto nella nota, “fornirà il supporto tecnico, gestionale e amministrativo necessario a definire e implementare le azioni richieste per perfezionare l’abilitazione dei servizi su SPID. L’integrazione è fondamentale considerando che con il passaggio dalle identità FedERa alle identità SPID, l’accesso ai servizi da parte dei cittadini potrà avvenire solo attraverso SPID”.

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