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Legge di Stabilità, Renzi conferma: ‘Canone Rai a 100 euro e in bolletta’

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La soluzione del governo alla forte evasione del canone: ‘Pagare meno, pagare tutti’.

Prosegue l’iter della riforma Rai mentre si attende di sciogliere il nodo del canone regolamentato da una norma della Legge di Stabilità presentata oggi da Matteo Renzi dopo due ore di Consiglio dei Ministri.

Il Premier ha confermato che sarà collegato alla bolletta elettrica in modo da poter contrastare la forte evasione e anche che sarà ridotto.

“Il canone – ha detto Renzi – era a 113 euro e ora va a 100. La curva del canone sarà discendente a 95 euro nel 2017, continuerà a scendere e si pagherà in bolletta”.

Il premier lo ha rilanciato anche su Twitter: “Lotta all’evasione: pagare meno, pagare tutti. Canone RAI a 100 euro #italiacolsegnopiù”.

Riguardo al canone collegato in bolletta, è in corso un confronto serrato.

L’argomento è complesso e resta da vedere, appena saranno resi noti i dettagli, come il governo darà seguito a questo impegno.

Il MEF è già al lavoro e l’Enel pare stia collaborando attivamente al dossier, ma mettere d’accordo tutti i fornitori italiani, non sarà semplice.

La riforma Rai va intanto avanti. Lunedì è atteso l’approdo in Aula. Oggi è previsto il conferimento del mandato ai relatori Vinicio Peluffo e Lorenza Bonaccorsi (Pd) a riferire alla Camera dopo che ieri sera è terminato l’esame degli emendamenti nelle commissioni congiunte Cultura e Trasporti di Montecitorio. Sempre oggi è in agenda la trasmissione dei pareri da parte delle altre commissioni.

Sono stati bocciati gli emendamenti presentati dal M5S, che chiedevano di far rientrare i contratti siglati dalla Rai sotto la normativa complessiva degli appalti.

Emendamenti sui quali c’è stata però un’apertura dei relatori su una possibile riformulazione.

Al centro della riforma, la nuova figura dell’amministratore delegato dotato di maggiori poteri rispetto al direttore generale. Un Cda più leggero, non più eletto dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e il presidente di garanzia.

Ricordiamo che dopo il passaggio in Senato, il governo ha deciso di procedere alla nomina dei vertici di Viale Mazzini con la Legge Gasparri per non lasciare scoperta l’azienda il cui Cda era scaduto a maggio.

Previsto però che dopo l’entrata in vigore della legge, l’attuale Direttore generale Antonio Campo Dall’Orto acquisirà i poteri previsti dalla riforma per l’amministratore delegato, mantenendo comunque le competenze attuali, come prevede un emendamento dei relatori approvato in commissione alla Camera.

Secondo altre proposte di modifica approvate, l’ad assume, nomina, promuove e stabilisce la collocazione anche dei giornalisti, su proposta dei direttori di testata e nel rispetto del contratto di lavoro giornalistico; all’ad spetta anche l’approvazione del piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale.

Dall’Orto, intanto, continua a lavorare assiduamente al rinnovamento della Rai. La prima grossa novità è stata la collaborazione con il leader americano del video streaming Netflix, per la produzione della serie tv Suburra.

Il nuovo Cda intende, infatti, accelerare proprio sui servizi Over-The-Top. Non a caso ieri l’azienda ha dato mandato al Dg di “implementare il percorso di sviluppo della strategia OTT, iniziato con l’accordo per la produzione della serie Suburra con Netflix, al fine di cogliere le ulteriori opportunità di questo mercato”.