Concorrenza

L’Antitrust Ue potrebbe ordinare a Google di spacchettare il suo business della pubblicità digitale

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La Commissione Ue starebbe per avviare una denuncia formale nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità online.

L’Antitrust europeo potrebbe ordinare ad Alphabet di cedere una parte del suo business legato alla pubblicità. Lo scrive la Reuters, aggiungendo che la Commissione di Bruxelles potrebbe emettere una denuncia formale già domani, una mossa finalizzata a intensificare ulteriormente gli sforzi transatlantici per minuire il dominio del giganti tecnologici americani nel mercato delle pubblicità digitali.

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Indagine Antitrust avviata nel 2022

Nel 2022 la Commissione aveva avviato un’indagine sulla presenza pervasiva di Google in praticamente tutti i livelli della catena del valore per l’advertising online, esprimendo preoccupazione per la sua posizione dominante.

Gli ordini di break up da parte della Commissione Ue sono rari. Tuttavia, la frustrazione è aumentata dopo che Google non è riuscita a risolvere i problemi di concorrenza sollevati da Bruxelles.

Google è la piattaforma di pubblicità digitale più dominante al mondo con una quota di mercato del 28% delle entrate pubblicitarie globali, secondo la società di ricerca Insider Intelligence.

Le vendite pubblicitarie del primo trimestre di Alphabet sono scese da un anno prima a 54,55 miliardi di dollari, ma hanno superato le aspettative degli analisti. Le entrate totali della casa madre di Google durante il periodo si sono attestate a 69,79 miliardi di dollari.

Strapotere di Google messo in discussione

Il predominio di Google nella pubblicità online è stato sempre più messo in discussione negli ultimi anni. I reclami dei rivali sulle sue presunte pratiche anticoncorrenziali hanno portato a indagini antitrust in più continenti riguardanti le sue pratiche.

All’inizio di quest’anno, gli Stati Uniti hanno avviato una causa per la tecnologia pubblicitaria contro Google chiedendo la vendita della sua suite di ad manager e hanno sostenuto che il gigante della ricerca ha abusato illegalmente del suo dominio sulla pubblicità online. Google ha negato qualsiasi illecito.

La probabile mossa dell’UE è stata riportata per la prima volta lunedì dal Wall Street Journal.