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‘La web tax una soluzione per tutelare il mercato dell’elettronica in Italia’. Intervista a Carla Ruocco (M5S)

“Una web tax a livello europeo per tutelare anche il mercato dell’elettronica in Italia”, questa la proposta di Carla Ruocco (M5S), presidente della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, che domani interverrà alla presentazione del Rapporto OPTIME 2019, che sarà illustrato a Roma (dalle ore 10.30 presso la Camera di Commercio di Roma – sala del Consiglio, via de’ Burrò 147).

Secondo i dati elaborati da GfK, e che saranno diffusi in maniera più dettagliata domani, in Italia si spendono ogni anno oltre 15 miliardi in prodotti elettrici ed elettronici, ma il settore – che potrebbe contribuire in maniera ben più importante alla economia nazionale – è frenato da fenomeni di abusivismo commerciale online, che sottraggono risorse allo Stato e minano la fiducia dei consumatori

Key4biz. Secondo lei, come si potrebbe tutelare meglio il mercato dell’elettronica in Italia?

Carla Ruocco. Attraverso la tassazione uniforme a livello europeo, che però stenta ad arrivare.

Key4biz. La web tax?

Carla Ruocco. .L’Europa, che chiede l’allineamento agli Stati membri su tanti temi, sulla tassazione dei giganti del web non riesce a trovare la condivisione, perché questa misura richiede l’approvazione all’unanimità di tutti gli Stati. Ma difficilmente arriverà l’ok dalle Nazioni che sono paradisi fiscali per gli Over the Top.

Key4biz. Per questo motivo il Parlamento ha approvato una web tax all’italiana, ma ancora non è entrata in vigore. Perché?   

Carla Ruocco. Per evitare un effetto isolamento in Europa e anche un effetto negativo sulle imprese italiane. Questo vuol dire che l’Italia deve continuare a sostenere l’approvazione della tassazione in Europa con l’accordo di tutti gli Stati, intesa che deve essere assolutamente raggiunta per tutelare il mercato e garantire la leale concorrenza delle imprese.  

Key4biz. Il problema principale del mercato dell’elettronica in Italia è l’evasione dell’IVA. Di recente in Campania la Guardia di Finanza ha scoperto la maxi frode fiscale transnazionale, con un giro di fatture false per 500 milioni di euro

Carla Ruocco. Colgo l’occasione per complimentarmi con la Guardia di Finanza per aver sferrato un duro colpo alla commercializzazione illegale di prodotti hi-tech. Un’ennesima importante operazione che cade nell’anniversario dei 245 anni delle Fiamme Gialle.

Key4biz. Come far capire in modo efficace ai consumatori che dietro un prodotto hi-tech con un prezzo troppo vantaggioso spesso dietro si celano truffe, ricettazione ed evasione fiscale?

Carla Ruocco. Per quanto riguarda le frodi (prodotti hi-tech contraffatti o guasti) la consapevolezza del consumatore è diretta, ovviamente. Nel caso di un effetto fiscale, come l’evasione dell’IVA, è più difficile far percepire ai cittadini il danno all’Erario. Quindi su quest’ultimo fenomeno lo Stato deve garantire la lealtà fiscale tra le imprese e prevedere grandi effetti di deterrenza per gli evasori, inasprendo le pene verso chi commette reati fiscali di grandi dimensioni ai danni dell’Erario.

Presentazione del Rapporto OPTIME 2019, l’agenda

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