Il Report

La sfida delle rinnovabili nell’Ue, 300 mila nuovi posti di lavoro in dieci anni

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Nuovo Report Jrc, grazie alle fonti rinnovabili e alle tecnologie clean energy si potranno avere 315mila nuovi posti di lavoro nell’Europa del carbone entro il 2030, con la possibilità di raggiungere i 460.000 occupati entro il 2050. Una sfida per la transizione green di Bruxelles.

La transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili è lunga e non priva di ostacoli. I principali dei quali sono legati principalmente all’impatto socio economico di tale passaggio: posti di lavoro persi, sussidi, disoccupazione, migrazioni interne. Per far fronte a questo tipo di criticità, la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha varato due piani distinti: lo European Green Deal e il Meccanismo per una giusta transizione.

La transizione green

Misure che, nelle speranze di Bruxelles, dovrebbero essere in grado di mobilitare complessivamente 1.000 miliardi di euro circa. Un nuovo Rapporto presentato dal Centro comune europeo di ricerca Jrc (Joint Research Centre), dal titolo “Clean energy technologies in coal regions”, stima che, entro il 2030, nelle regioni che hanno scelto di abbandonare il carbone e quindi la sua industria, le fonti rinnovabili potranno creare 315.000 nuovi posti di lavoro, se tutto va bene 460.000 entro il 2050.

L’abbandono del carbone è il primo passo dell’Europa verde immaginata dalla Commissione, un passo che comporta per prima cosa rassicurare gli attuali 200.000 impiegati in questa industria.

Una transizione resa possibile non solo da programmi di transizione, ma anche dall’utilizzo di nuove tecnologie per l’energia pulita (clean energy technologies).

Le regioni carbonifere avranno un ruolo chiave nella transizione green europea”, ha spiegato Zoi Kapetaki, co-autore del Report. “In ognuna di esse ci sono grandi potenziali per l’energia pulita, con fonti rinnovabili mai sfruttate davvero, ma è necessario pianificare un mix energetico ottimale, con più fonti messe assieme”.

Basti pensare che solo l’eolico è in grado in Nord Europa di generare più di 821 GW, un dato che è cinque volte più grande rispetto alla capacità installata nel 2017 (circa 170 GW).

L’Europa del carbone

I possibili nuovi posti di lavoro che si creeranno in Europa entro il 2030 grazie all’energia pulita e le sue tecnologie, regione per regione.

Le zone interessate dalla transizione sono numerose e frazionate in diversi Paesi, tra cui Spagna, Regno Unito, Germania, Polonia, Ungheria, Grecia, Repubblica Ceca e Italia, conla nostra Sardegna.

In queste regioni carbonifere, le rinnovabili e le tecnologie per la clean energy si spera che potranno offrire una valida alternativa lavorativa, una migliore qualità della vita e per le imprese nuove opportunità di crescita e in tempi brevi, vista la velocità del climate change e del surriscaldamento globale.