Previsioni

IoT, 2,4 miliardi di oggetti connessi nel 2025. Roaming delle cose, ricavi +50% nel 2020

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Il numero di oggetti connessi è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni di pari passo con i proventi derivanti dal roaming fra oggetti.

Il mercato globale dell’IoT supererà quota 2,4 miliardi di oggetti connessi nel 2025, con i mercati verticali Automative, Utility e Security che rappresenteranno complessivamente circa il 46% delle connessioni. La previsione arriva dalla società di analisi Strategy Analytics, secondo cui le aree geografiche trainanti dell’IoT saranno l’Asia Pacifico, che da sola conterà più di un miliardo di oggetti connessi entro il 2025. A seguire fra le aree più ricche per l’IoT ci saranno il Nord America e l’Europa occidentale che insieme per allora all’Asia Pacifico rappresenteranno il 75% degli oggetti connessi.

 

Report roaming IoT

Detto questo, la crescita esponenziale del numero di oggetti connessi aprirà la strada ad un nuovo segmento di business, quello del roaming delle cose. Secondo un’indagine condotta da Rocco, società di consulenza specializzata in roaming, per conto di Uros – Uni-fi Roaming Solutions, fornitore globale di soluzioni di roaming, condotta fra febbraio e marzo di quest’anno su un campione rappresentativo di Mobile network operator (96 Mno di 81 paesi), il roaming dell’Internet delle cose rappresenta una delle principali sfide di qui al 2020.

 

Il roaming delle cose

Oggetto dell’indagine la volontà di comprendere in che modo il roaming IoT (conosciuto in passato come roaming M2M), impatta sui processi complessivi del roaming; a quanto ammontano oggi i ricavi derivanti dal roaming fra oggetti e quali sono le aspettative per il futuro. Gli intervistati hanno analizzato l’attrattività del roaming sul traffico IoT e le previsioni di ricavi per servizi di roaming inbound e outbound.

Secondo l’indagine, nel 2020 il 50% dei ricavi derivanti dal roaming potrebbero arrivare dall’IoT, con particolare attenzione per il roaming inbound. Le attese dal roaming IoT sono generalmente elevate fra i Mobile network operator, mentre l’elemento di maggior preoccupazione per il 60% degli intervistati riguarda il roaming permanete. In altre parole, la preoccupazione maggiore per quanto riguarda il roaming inbound dell’IoT è la sua permanenza. Per quanto riguarda il roaming IoT outbound, la preoccupazione maggiore riguarda la volontà dei partner esterni delle aziende di aprire la loro rete al roaming IoT e in second’ordine il prezzo che sarà fissato.