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INWIT-Legambiente, a Pescasseroli il primo bilancio del monitoraggio ambientale. Suigo: ‘Tower as a service valore per il territorio’

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Presentati oggi a Pescasseroli i risultati del primo mese di monitoraggio ambientale nei parchi dell'Appennino centrale nel quadro dell'accordo siglato da INWIT e Legambiente.

INWIT e LEGAMBIENTE hanno presentato i dati del primo mese del monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria nei Parchi Nazionali d’Abruzzo Lazio e Molise, della Maiella, e nelle Riserve Regionali Naturali Zompo lo Schioppo e Monte Genzana Alto Gizio Buona in generale la qualità dell’aria nel primo mese di monitoraggio a Civitella Roveto (AQ), Pescasseroli (AQ), Roccaraso (AQ) e Picinisco (FR), da monitorare nel tempo alcune situazioni.

E’ soltanto l’inizio del progetto, che andrà avanti con nuovi siti monitorati nei prossimi mesi grazie alle infrastrutture digitali di INWIT, vale a dire le torri munite di sensori speciali e gateway per l’elaborazione dei dati raccolti secondo alcuni parametri che registrano fra le altre cose la presenza di anidride carbonica nell’aria. I valori medi delle concentrazioni degli inquinanti in linea con i riferimenti normativi.

Buone notizie nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel Parco Nazionale della Maiella e nella Riserva Naturale Zompo Lo schioppo per Picinisco (FR), Pescasseroli (AQ), Roccaraso (AQ), e Civitella Roveto (AQ) tutti promossi per la qualità dell’aria nel primo mese di monitoraggio ambientale avviato da INWIT, primo tower operator italiano, e da Legambiente. Cominciato a fine ottobre il monitoraggio a Pettorano sul Gizio (AQ – Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio) su cui si hanno ancora pochi dati rappresentativi; in fase di avvio il monitoraggio a Sant’Eufemia A Maiella (PE).

Nei primi quattro comuni dell’Appennino centrale i valori medi, registrati dai sensori e analizzati dall’ufficio scientifico di Legambiente, delle polveri sottili (PM10), di particolato fine (PM2.5), biossido di azoto (NO2) sono in linea con i riferimenti normativi seppur con qualche eccezione. Si va, ad esempio, dai 21 microgrammi/metro cubo di polveri sottili (PM10) di Picinisco ai 29 di Civitella Roveto ai 45 per Pescasseroli. Per il PM2.5 i valori medi si attestano intorno ai 13 microgrammi metrocubo con un massimo a Civitella Roveto con 15 e un minimo a Picinisco con 9, ampiamente sotto i valori di riferimento normativi. Da monitorare l’NO2, dove a Roccaraso e a Civitella Roveto si è registrata una media di periodo rispettivamente di 45 e 72 microgrammi metrocubo.

I dati si riferiscono ad un solo mese di monitoraggio, all’interno di aree urbanizzate o ad alto scorrimento stradale, e vanno letti nell’ottica di informare e sensibilizzare cittadini e amministrazioni su potenziali problematiche da affrontare. Ad incidere sulla qualità dell’aria, infatti, anche nelle aree interne, sono in primis il traffico veicolare e di mezzi pesanti, in particolare quelli alimentati a gasolio, e il riscaldamento domestico.

“Per fronteggiare l’inquinamento atmosferico, tutelare la biodiversità e raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’UE al 2030 – spiega Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente – è importante mettere in campo interventi trasversali e integrati di gestione del territorio che coinvolgano amministrazioni, comunità locali e aree protette. Su questo occorre accelerare il passo per far sì che le aree interne, dove al momento si registra una buona qualità dell’aria in linea con i valori normativi, si trovino preparate nel momento in cui i valori suggeriti dall’OMS entreranno in vigore”.

“Le torri di INWIT, digitali, condivise e capillari, sono infrastrutture in grado di ospitare anche tecnologia IoT e abilitare servizi innovativi, con impatti decisivi in ogni settore. – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT. Il progetto di monitoraggio della qualità dell’aria nei Parchi e nelle aree protette rappresenta pienamente l’integrazione della sostenibilità nel nostro business, con l’obiettivo di creare valore per i territori e le comunità coinvolte. L’obiettivo di questo monitoraggio ambientale è creare una base di dati a lungo termine sulla qualità dell’aria, al fine di favorire l’identificazione e segnalazione di eventuali elementi di attenzione nelle zone interessate, stimolando l’adozione di misure correttive”.

I risultati del monitoraggio sono stati presentati oggi a Pescasseroli nella sede del Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, alla presenza di: On Salvatore Deidda Presidente IX Commissione Camera dei Deputati, Emanuele Imprudente, Vice Presidente Regione Abruzzo, Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità INWIT, Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale Aree protette e biodiversità Legambiente, Giovanni Cannata, Presidente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone, Direttore Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Maurizio Dionisio, Direttore Generale ARTA Abruzzo, Giancarlo Ranalli, Professore del Dipartimento Bioscienze e territorio, Università degli studi del Molise, Giuseppe Sipari, Sindaco di Pescasseroli, Antonio Di Santo, Presidente della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Sindaco di Opi. Messaggi di apprezzamento per l’iniziativa sono stati inviati dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, On Gilberto Pichetto Fratin e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sen Alessio Butti.

Il Sottosegretario Butti è intervenuto in videomessaggio, sottolineando che ilprogetto all’avanguardia “mette in evidenza come le torri per le telecomunicazioni mobili siano una infrastruttura sempre più intelligente capace sia di accelerare la diffusione delle reti ultraveloci sia di diventare un centro tecnologico a sostegno dei territori.

Tali infrastrutture rivestono un ruolo cruciale nella trasformazione digitale, perché non sono soltanto parte integrante dell’ecosistema 5G ma fungono anche da abilitatori per numerose tecnologie innovative come quelle, ad esempio, impiegate nel monitoraggio della qualità dell’aria: esempio concreto di come la transizione digitale sia la soluzione e non il problema per i territori.

Una questione dirimente sulla quale gli amministratori locali appaiono sempre più convinti. Stiamo lavorando al fianco degli amministratori degli operatori affinché la digitalizzazione avvenga secondo un’idea di equità. In questa direzione va la direttiva che ho firmato nei giorni scorsi per semplificare la realizzazione delle infrastrutture necessarie a portare la banda ultralarga in tutti i comuni eliminando i possibili ostacoli burocratici.

Credo sia essenziale assicurare che le infrastrutture digitali possano essere sviluppate in modo efficace tempestivo e sostenibile senza lasciare indietro nessuno e queto progetto è una chiara dimostrazione di innovazione e di tecnologia impiegate per favorire la sostenibilità lo sviluppo di queste soluzioni innovative, indispensabili per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per realizzare nuovi modelli urbani e rurali in grado di affrontare le attuali sfide come ad esempio quella del cambiamento climatico”.

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