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Investimenti venture cap in cybersecurity ai massimi storici, 15 miliardi di dollari attesi per il 2021

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Dopo i record dell’anno passato, per quello in corso sono attesi nuovi massicci investimenti venture capital in aziende specializzate in sicurezza informatica che, a causa della pandemia di Covid-19, hanno registrato un’impennata nella domanda di soluzioni di cybersecurity in tutto il mondo. nel 2021 sono già nati nove nuovi unicorni negli USA (sono stati sei nel 2020).

Il 2020 si è chiuso con un volume record di investimenti venture capital (VC) nel mercato delle imprese di cybersecurity, con 665 accordi a livello globale e una spesa complessiva di 7,8 miliardi di dollari.

Venture cap per la cybersecurity globale

Si tratta di fondi di investimento specializzati nel settore della cybersecurity, che hanno aumentato la propria capacità di spesa al seguito dell’incremento della domanda di sicurezza informatica, proveniente proprio dal mondo delle imprese e dell’industria, in particolare, ma anche da quello della finanza e delle banche.

La pandemia di Covid-19 ha cambiato drasticamente il modo di lavorare, di effettuare la formazione, di portare avanti le relazioni sociali e professionali, esponendo le imprese a sempre nuovi e più minacciosi attacchi informatici.

Secondo il rapporto “Rise Of Global Cybersecurity Venture Funding”, pubblicato da Crunchbase, solo negli Stati Uniti la spesa degli investitori in sicurezza informatica è cresciuta del +22% nel 2020.
L’accordo più rilevante a riguardo è stato quello chiuso a 340 milioni di dollari per Netskope.

Nel 2018 si è registrato il più alto numero di accordi degli ultimi 10 anni, ben 729 (il 10% in più rispetto al 2020), ma a fronte di un volume di investimenti VC di 5,3 miliardi di dollari, il 50% in meno di quanto speso nel 2020.

Geografia degli investimenti

A seguito dell’aumentare degli attacchi informatici che continuano a minacciare le imprese e le amministrazioni pubbliche, mettendo a repentaglio non solo la sicurezza delle stesse organizzazioni, ma anche la privacy dei singoli cittadini, è divenuto un imperativo investire in cybersecurity per qualsiasi industria o Governo”, si legge nel commento ai dati del Rapporto.

Misura di questa nuova fase espansiva degli investimenti in aziende di cybersecurity è la nascita di nove nuovi unicorni negli Stati Uniti (società valutate oltre 1 miliardo di dollari) nel 2021, che si aggiungono ai sei registrati nel 2020.

Il 90% di tutti i finanziamenti VC in cybersecurity sono stati destinati a imprese americane e israeliane, durante l’anno passato, con le prime che hanno raccolto 5,9 miliardi di dollari, il 76% del totale, e le secondo poco più di un miliardo di dollari. Circa 262 milioni di dollari, o il 3% del totale, invece, è stato destinato ad aziende britanniche.

Nuovo record di spesa per il 2021

Nei primi mesi del 2021 sono state concluse diverse transazioni, per un valore complessivo di 3,7 miliardi di dollari a livello mondiale.

Secondo lo studio, è possibile attendersi investimenti VC in cybersecurity per oltre 15 miliardi di dollari entro la fine del 2021, con particolare concentrazione nei settori delle biotecnologie (45 miliardi di dollari circa stimati), della fintech (27 miliardi di dollari), del settore immobiliare (9 miliardi di dollari) e della robotica/automazione (8,6 miliardi di dollari).