Le stime

Il mondo spenderà 166 miliardi di dollari per la cybersecurity nel 2021. Ancora di più dal 2024

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L’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 ha permesso ai cyber criminali di aumentare la portata degli attacchi e la loro capacità di fare danni. Bersagli preferiti le aziende, le amministrazioni pubbliche, le strutture sanitarie, ma anche i servizi bancari e le infrastrutture strategiche.

Gli attacchi informatici crescono e si diffondono a macchina d’olio da un continente all’altro, senza tregua. In molti casi mancano le più elementari soluzioni di cybersecurity per farvi fronte.

Il Covid-19 ha rappresentato un’ulteriore opportunità per i cyber criminali di sviluppare nuove tattiche, tecniche e più dannosi strumenti di attacco informatico.

Crescono gli investimenti globali in cybersecurity

Per questo gli investimenti in cyber sicurezza sono andati crescendo di pari passo con le minacce, in ogni parte del mondo. Secondo stime Fortune Business Insights, entro la fine del 2021 la spesa in questo tipo di soluzioni tecnologiche dovrebbe raggiungere i 165,8 miliardi di dollari a livello globale.

Una spesa in crescita del +7,8% rispetto al 2020, quando gli investimenti raggiunsero i 153 miliardi di dollari.

Le piattaforme ecommerce, i sistemi dell’internet delle cose, sia a livello industriale, sia ospedaliero, ad esempio, ma anche le infrastrutture cloud e quelle energetiche, sono stati più volte considerati dei bersagli primari dai cyber criminali.

Boom della spesa dal 2024

Per questo, secondo lo studio, gli investimenti in soluzioni di cybersecurity aumenteranno ad un tasso medio annuo composto (Cagr) del +12% nel periodo di tempo 2021-2028.

In particolare, seguendo i grafici illustrati nella ricerca, la spesa in tecnologie per la protezione informatica di sistemi, processi, reti, device e servizi, è attesa in decisa crescita a partire dal 2024, soprattutto per l’industria manifatturiera 4.0, la transizione digitale delle amministrazioni pubbliche e del comparto medico ospedaliero, nonché dell’intero sistema educativo nazionale.

Durante lo scorso anno, è specificato dal Report, circa il 20% del mercato globale delle soluzioni di cybersecurity è stato rappresentato dal segmento Bfsi, cioè dei servizi bancari-finanziari-assicurativi, attorno al 15% per il segmento telecomunicazioni & information technologies, un altro 15% circa per la sanità, la Pubblica Amministrazione centrale e per il manifatturiero.