industria 4.0

Internet of Things, investire nell’analisi dei dati per guadagnare competenze

di |

Anche l’uomo, e le sue competenze, devono oggi seguire gli ultimi sviluppi tecnologici. L’obiettivo? Continuare ad essere rilevanti anche sul mercato del lavoro.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Il concetto di Industria 4.0 fonda la sua natura sui dati. Senza dati non possono esistere molte innovazioni tecnologiche su cui il concetto di fabbrica intelligente fa affidamento.

Partendo da questo concetto, è interessante andare ad analizzare da dove provengano questi dati, e come sia possibile utilizzarli per migliorare i processi e i risultati pratici ed economici del proprio business.

Internet of Things e Industria 4.0

Se parliamo dell’analisi dei dati inerenti al business, allora ci riferiamo direttamente al concetto di Business Intelligence. Oggi questo campo è in grande crescita, ma non è sicuramente un fenomeno nuovo.

Ormai dagli anni quaranta le aziende raccolgono e analizzano dati sul proprio pubblico con ricerche di mercato affidate a psicologi e antropologi.

Henry Ford sviluppò la rivoluzione della propria catena di montaggio avendo ben chiari i dati di produzione, e riconoscendo che questa poteva essere migliorata tramite banali, ma rivoluzionarie, modifiche.

Oggi, però, sono cambiate molte cose. In primis, le modalità con cui recuperiamo le informazioni. In secondo luogo, la quantità delle stesse informazioni recuperabili. Infine, gli strumenti tecnologici e le abilità umane che ci permettono di analizzarle. 

Internet of Things e dati

Negli ultimi anni, grazie all’esplosione della rivoluzione digitale, il mondo è diventato costantemente connesso in ogni sua parte. Si sono quindi sviluppate nuove e inesauribili  fonti di dati che le aziende di tutto il globo possono utilizzare per ottenere preziosi insight sia sui propri clienti, sia sui propri prodotti.

Per non dilungarci nell’elencare ogni possibile fonte di dati, ci concentreremo nell’analisi delle potenzialità dell’Internet of Things (IoT), uno degli strumenti che meglio si addice al recupero delle informazioni all’interno della fabbrica intelligente.

Infatti, sensori sempre più economici, migliori infrastrutture per la comunicazione e la riduzione delle spese per lo storage dei dati hanno permesso di utilizzare con facilità ed economicità la tecnologia IoT all’interno degli ambienti industriali.

Algoritmi intelligenti

Convogliando questi dati all’interno del gestionale aziendale si è in grado ora di comprendere cosa funziona, e cosa no. L’obiettivo è migliorare l’efficienza produttiva/logistica, al fine di evitare sprechi sia di tempo che di denaro.

Per analizzare questi dati, numerosi e complessi per natura, sono stati sviluppati algoritmi intelligenti che, tramite l’analisi dei pattern, o in base a input esterni, sono in grado di scoprire in autonomia problemi e informazioni importanti.

Da questo punto di vista, l’analisi predittiva ha in potenza la possibilità di rivoluzionare ogni settore in cui viene utilizzata.

Per esempio, essere in grado di comprendere, con un certo anticipo, quali problematiche potrebbero occorrere all’interno del processo produttivo/logistico può migliorare notevolmente l’efficienza aziendale.

Nella pratica, se un macchinario comunica con una notifica agli addetti che c’è un problema non grave a un pistone, magari specificando anche quale sia tale problema e quando il componente si romperà, il responsabile potrà correre ai ripari, evitando di dover bloccare la produzione per le riparazioni.

Le nuove figure: il Data Scientist

Oggi, grazie alle nuove possibilità conoscitive, le aziende possono guadagnare un notevole vantaggio competitivo; ciò che serve è un minimo di investimento, il tempo, la lungimiranza e le persone competenti in grado di aiutare l’azienda ad abbracciare al meglio le nuove tecnologie.

La professione del Data Scientist è, oggi, una di quelle che viene maggiormente richiesta. Il suo compito è analizzare e comprendere i dati che i dispositivi aziendali comunicano, ed essere in grado di reagire di conseguenza.

Anche l’uomo, e le sue competenze, devono oggi seguire gli ultimi sviluppi tecnologici. L’obiettivo? Continuare ad essere rilevanti anche sul mercato del lavoro.

In definitiva, il destino di aziende e professionisti è lo stesso; migliorare e investire su se stessi tempo e risorse per non perdere il contatto con la realtà di oggi.

Photo by Franck V. on Unsplash