Il piano

Internet of Everything: AgID e MiSe puntano sugli eskills per cittadini e imprese

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Un piano nazionale per lo sviluppo dell’economia digitale e il miglioramento della competitività delle nostre imprese, portato avanti dal Ministero dello Sviluppo e dall’Agenzia per l’Italia Digitale, a partire dalle competenze digitali, dai progetti smart cities e Internet of Everything, dalle startup e dalle Pmi.

A fine agosto il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia per l’Italia Digitale hanno siglato un accordo per la diffusione di tecnologie e competenze digitali nelle imprese e tra i cittadini, con l’obiettivo di diffondere cultura dell’innovazione tecnologica come leva per la competitività globale della nostra economia.

Ancora oggi, il 40% degli italiani non possiede un computer e non sa né mandare una email, né pagare un bollettino online. La mancanza di competenze riguarda anche le piccole e medie imprese, con effetti molto significativi sulla capacità di crescita economica.

Cinque le linee d’azione al centro del documento: smarter cities, competitività delle imprese attraverso la dotazione di tecnologie e competenze digitali, accelerazione delle startup, internet of everything, iniziative per la valorizzazione della strategia nazionale per la banda ultralarga.

Tre le aree di interesse su cui saranno concentrati maggiormente gli sforzi:

  • il miglioramento e la semplificazione dei sistemi di servizi digitali per le imprese;
  • realizzazione presso la sede dell’AgID di un incubatore con una riserva per le imprese innovative finanziate da Invitalia tramite il bando Smart & Start;
  • elaborazione di un programma di esplorazione sul tema dell’internet of everything e la costruzione di un percorso che faciliti l’accelerazione e la sperimentazione su vasta scala di servizi e dispositivi legati alle smart cities e alle smart communities.

Risultati attesi:

  • i cittadini acquisiranno maggiore “consapevolezza digitale” e maggiore capacità di utilizzare i servizi digitali e di partecipare alla loro ideazione/progettazione;
  • i lavoratori e coloro alla ricerca di lavoro miglioreranno la propria capacità di utilizzare competenze digitali nel contesto professionale;
  • gli imprenditori e i manager aumenteranno la loro capacità di individuare e sfruttare le opportunità offerte dalle ICT;
  • l’amministrazione pubblica potrà coinvolgere i cittadini e le imprese per offrire servizi sempre più avanzati.

In occasione dell’ultima riunione di settembre, a Roma, del Comitato Tecnico-Scientifico della Coalizione per le Competenze Digitali, di cui è responsabile l’AgID, i rappresentanti dei soggetti aderenti hanno condiviso i risultati di una prima analisi del lavoro svolto sui territori: da dicembre 2014 i progetti hanno coinvolto 474.000 cittadini, 190.000 studenti in età scolare, 1.706 imprese e 4.476 amministrazioni pubbliche, in attività di formazione avanzata sulle competenze digitali.

Durante questo mese di ottobre, si legge in una nota del Ministero, sarà lanciata online la nuova piattaforma sulle competenze digitali, che permetterà ai responsabili di progetto di confrontare metodologie, risultati e impatto del proprio lavoro, oltre a fornire strumenti di management organizzativo, per favorire partenariati e aggregazioni fra i membri della coalizione.