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Internet governance, Antonello Giacomelli negli Usa: ‘Sintesi ardua ma segnali positivi’

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Non sarà facile trovare nel breve periodo una sintesi tra la posizione americana e quella europea per quanto riguarda la gestione e l’evoluzione di internet.

Giungere a una sintesi tra il modello Usa e quello europeo sull’evoluzione di internet: questo il ‘senso’ del viaggio a Washington del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che ieri ha avuto un incontro con Lawrence E. Strickling, responsabile per la comunicazione del Dipartimento del Commercio dell’amministrazione Obama, Ajit Pai, commissario della FCC, l’agenzia federale delle comunicazioni, e Steve Brocker, presidente del board di ICANN, la Internet corporation for assigned names and numbers.

L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) è l’ente non-profit che si occupa della gestione di molte delle operazioni che consentono il funzionamento di Internet – assegnare gli indirizzi Ip, gestire il sistema dei nomi di dominio generici di primo livello e dei country code Top Level Domain e i root server – e potrebbe affrancarsi dal controllo americano entro il prossimo anno ma al momento lavora sotto la supervisione del Dipartimento del Commercio americano.

Le pressioni, soprattutto europee, per svincolare l’ICANN dal governo Usa si sono intensificate negli ultimi anni: nel 2009 si è ottenuto un parziale svincolamento dell’ICANN dal DoC, che ha comunque mantenuto il controllo sulle funzioni chiavi di internet. Dopo lo scoppio del Datagate e in seguito alle polemiche scatenate dall’assegnazione di alcuni domini il pressing europeo è rimontato e nel corso dell’ultimo Consiglio Ue sulle tlc, svoltosi a Milano i primi di ottobre, gli Stati europei si sono detti d’accordo sulla necessità di accelerare il processo di transizione in atto delle funzioni della IANA (Internet Assigned Numbers Authority) e dell’ICANN.

A margine degli incontri “cordiali e positivi” con i rappresentanti del Governo, della Fcc e dell’ICANN, Giacomelli ha ammesso di non sapere se si potrà presto arrivare a una sintesi tra la posizione Ue – ossia il rafforzamento del modello multistakeholder della governance di internet – e quella americana, “ma i primi segnali sono positivi”, ha affermato il sottosegretario.

Dopo il Consiglio informale dell’Ue per le telecomunicazioni di Milano, “per noi il futuro di internet sta nell’evoluzione di ICANN perché’ Ue e Usa condividono gli stessi valori ed hanno una visione condivisa della rete come spazio di libertà e di opportunità”, ha osservato Giacomelli.

Oggi, in New Jersey, Giacomelli incontrerà il vicepresidente per gli Affari internazionali di AT&T, Eric Loeb, e visiterà il Global Network Operation Centre, il centro dal quale AT&T controlla la sua rete di telecomunicazioni in tutto il mondo.

L’operatore è stato protagonista, in questi giorni, di un duro botta e risposta col Governo, in seguito alle dichiarazioni del presidente Obama sulla necessità di tutelare la net neutrality comparando la banda larga a un bene come l’acqua, il gas o la luce che pertanto deve essere garantito a tutti alle stesse condizioni.

Dichiarazioni che non sono piaciute alle telco che si sono schierate compatte contro la posizione del presidente.

Sulla questione della net neutrality, Giacomelli ha sottolineato che si tratta di “un tema comune per Europa e Usa, mi sembra difficile immaginare risposte diverse”.