AI & coronavirus

Intelligenza artificiale Vs. Covid-19, le tendenze in risalto nel 2020

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Per esempio, la velocità con cui siamo stati grado di sviluppare i primi vaccini si deve tutta all'Intelligenza Artificiale.

Digital Customer Experience (DCX) è una rubrica settimanale dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

L’Intelligenza Artificiale è stata e continuerà a essere protagonista nella lotta contro il Covid-19.

Questo periodo è stato uno spartiacque, e ha visto l’Intelligenza Artificiale confermarsi come una tecnologia efficace e di grande valore: senza esagerazione, si può dire che alcune applicazioni dell’IA abbiamo salvato milioni di vite umane (pensiamo alla ricerca dei vaccini, al controllo dei contagi, etc).

In questo articolo tenteremo di descrivere alcune tendenze applicative che – secondo noi – si confermeranno anche nei prossimi anni.

Ovviamente non si poteva che partire dal tema della salute.

Intelligenza Artificiale e Salute

Il settore della sanità è sempre stato apripista per quanto riguarda l’applicazione delle ultime tecnologie. Sono ormai molti anni che in questo ambito è stato portato avanti un rivoluzionario processo di digitalizzazione.

Se prima però questo processo di digitalizzazione era visto come pratica per diminuire i costi, oggi invece ha assunto il valore di potenziatore del trattamento sanitario.

Per esempio, la velocità con cui siamo stati grado di sviluppare i primi vaccini si deve tutta all’Intelligenza Artificiale.

La pandemia ha dato una grande spinta alla ricerca medica. L’Intelligenza Artificiale in questo ambito ha visto una profonda e velocissima crescita. Stiamo assistendo a una rivoluzione.

È corretto aspettarsi che la ricerca vivrà un periodo di grande prosperità nei prossimi anni; molte nuove conquiste arriveranno.

Per esempio, gli algoritmi predittivi possono prevedere lo sviluppo o l’insorgere di una malattia in un paziente apparentemente sano e abilitano la personalizzazione del trattamento sanitario (in base alla storia clinica del paziente e all’analisi della suo DNA).

Inoltre, Intelligenza Artificiale può supportare il medico nella fase di diagnosi: per esempio noi di Neosperience abbiamo realizzato insieme all’Ospedale Luigi Sacco, all’Istituto Auxologico Italiano e alla regione Lombardia il progetto DIMASDIA, per la diagnosi della polmonite da Covid-19.  

La telemedicina

Oltre a ciò, nei prossimi anni assisteremo probabilmente all’esplosione della telemedicina potenziata con l’IA. La situazione attuale, in cui il sistema sanitario si è ritrovato oberato dall’emergenza, ha reso necessario un ripensamento dei processi di supporto al paziente.

Andare in ospedale per questioni non essenziali è sconsigliato. Poter ricevere assistenza medica da remoto è quindi diventato fondamentale. Lo sviluppo di prodotti per la digital health ha visto una grande crescita, e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel portare avanti tali iniziative è centrale.

Così facendo il peso del servizio sarebbe solo parzialmente a carico degli operatori; per evitare lungaggini i casi più semplici sarebbero gestiti direttamente dall’IA, ovviamente sotto la supervisione di un umano.

In quali features può essere utile? Attraverso, per esempio, l’analisi dei bio-dati dei paziente, l’IA può mandare autonomamente un alert al medico curante in caso insorgessero problemi. In base al comportamento quotidiano del paziente, l’IA può suggerire attività e migliorie allo stile di vita. Può inoltre analizzare il sentiment della persona, e reagire di conseguenza dando un supporto psicologico. In verità, le applicazioni sono quasi infinite.

Intelligenza Artificiale e Apprendimento

La pandemia ha obbligato a ripensare al sistema educativo in tutto il mondo.

Stiamo assistendo a una rivoluzione in cui l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo determinante.

Già nel 2017 il rapporto Artificial Intelligence Market aveva previsto un incremento del mercato dell’IA “educativa” del 47,5%, dal 2017-2021, negli Stati Uniti.

eLearning per uno studio democratico

La didattica a distanza è sinonimo di democratizzazione dello studio. In questo contesto, l’IA è in grado per esempio di offrire la personalizzazione dei contenuti didattici in base agli interessi e alle possibilità degli studenti.

Per esempio, questa può offrire esercizi diversi a seconda del livello dello studente. Se uno rimane indietro nello studio, può facilitare il suo recupero. Invece, se un ragazzo per esempio soffre di disturbi d’apprendimento, può ricevere una didattica personalizzata.

In definitiva, nei prossimi mesi assisteremo a una diffusione esplosiva dell’eLearning. È difficile, se non impossibile, pensare che torneremo a una didattica esclusivamente fisica; più probabilmente verranno sviluppati sistemi a fruizione mista, un po’ digitale e un po’ sul posto. L’Intelligenza Artificiale, in questo, potrà giocare un ruolo essenziale per migliorare l’esperienza dello studio a distanza.

Quali sono le applicazioni e le modalità in cui l’Intelligenza artificiale è entrata in gioco durante il Coronavirus?

Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale sono infinite. Questo periodo critico ha messo in luce alcune qualità di questa tecnologia, che si sono dimostrate estremamente utili.

Ciò che abbiamo imparato sull’IA durante la lotta contro il Covid-19 si dimostrerà essenziale anche in altri campi, sia scientifici che commerciali.

Partendo oggi dalla consacrazione di questa tecnologia, non dobbiamo però dimenticarci dei possibili rischi inerenti al suo utilizzo massiccio e non controllato.