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Intelligenza artificiale e blockchain, Mise: “Documenti su strategie nazionali ad inizio 2020”

Si è svolta al ministero dello Sviluppo economico (Mise) la riunione dei Gruppi finalizzati all’elaborazione delle proposte di policy sulle Strategie nazionali per l’intelligenza artificiale (IA) e per la blockchain. La riunione del Tavolo sull’IA, presieduta dai sottosegretari Mirella Liuzzi e Gian Paolo Manzella, ha dato modo agli esperti di confrontarsi sul tema e approfondire le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica.
Dalla condivisione della proposta elaborata dagli esperti sono arrivati elementi utili a definire una efficace implementazione della strategia”, ha dichiarato il Sottosegretario Liuzzi. “Contiamo di presentare il documento finale nei primi mesi del 2020, così da allineare l’Italia agli altri Paesi Ue e arrivare presto a un Piano Coordinato Europeo sull’Intelligenza Artificiale”.
Nell’altro Tavolo dedicato alla blockchain è stato fatto il punto sull’avanzamento dei lavori, “con l’obiettivo di giungere nelle prossime settimane alla consegna del documento da parte degli esperti”.

Riguardo a questa tecnologia, su cui l’Europa e l’Italia puntano molto, la sottosegretaria Liuzzi, intervenendo all’evento 5G Italy di Roma, promosso dal CNIT e organizzato da Supercom, ha ricordato che quest’anno il ministero ha lanciato il progetto blockchain per la tracciabilità del Made in Italy nel mondo: “Grazie a questa soluzione tecnologica avanzata avremo modo ad esempio di tracciare i prodotti Made in Italy per mondo, con la possibilità di tutelare le nostre industrie e imprese, dal tessile all’agroalimentare, difendendo l’eccellenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali, contrastando la contraffazione e sostenendo la competitività delle imprese manifatturiere sfruttando il potenziale abilitante del digitale”.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di individuare tutti i vantaggi della tecnologia blockchain in termini di tracciabilità dei prodotti lungo la filiera, certificazione al consumatore della loro provenienza, contrasto alla contraffazione, garanzia della sostenibilità sociale ed ambientale delle produzioni del Made in Italy.
Il progetto pilota, inaugurato dal Mise a febbraio di quest’anno, prevedeva una fase iniziale di esplorazione e design thinking per l’individuazione, insieme alle imprese, di casi specifici per analizzare alcuni processi produttivi ai quali applicare la blockchain. Al termine della sperimentazione, è stato diffuso uno studio conclusivo, con il riepilogo delle condizioni di fattibilità per le filiere del settore sulla base delle risultanze dell’esplorazione.

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