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Intelligenza artificiale, 5 motivi per studiarla all’Università

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L’Intelligenza artificiale sta già rivoluzionando le nostre vite, oltre al business e ai sistemi produttivi delle imprese, ed è pronta a trasformare a breve la società, creando nuovi lavori. Medicina o Farmacia? Giurisprudenza o Lettere e Filosofia? A una matricola si può consigliare di studiare l'IA. Per 5 motivi.

In questi giorni centinaia di neodiplomati italiani sono nella fase dell’orientamento universitario o alle prese dei test d’ingresso, in realtà vivono un disorientamento totale, perché è difficile scegliere l’università giusta e la facoltà che ti garantisca un lavoro dopo la laurea. Medicina o Farmacia? Giurisprudenza o Lettere e Filosofia? A una matricola consiglierei di iscriversi a un ateneo in cui si studia l’intelligenza artificiale (IA).

Per 5 motivi.

  1. L’IA sta già rivoluzionando le nostre vite, oltre al business e ai sistemi produttivi delle imprese. Tutte le più grandi aziende operanti in ogni settore economico stanno integrando i sistemi di intelligenza artificiale nelle proprie strutture e nei propri modelli di business. L’intelligenza artificiale è sempre più integrata nelle nostre vite di consumatori e aziende, ed è pronta a trasformare la società negli anni a venire, creando nuovi lavori.
  2. Boom del giro d’affari mondiali. Il report di CB Insight “State of AI 2018”,come fa notare su Key4biz, Silvia Compagnucci, direttore Area Digitale Istituto per la Competitività(I-Com), mostra chiaramente la fortissima crescita nell’impiego dell’intelligenza artificiale sin dal 2013 ed evidenzia come nel 2018 si assisterà a un ulteriore boom. Secondo le stime della società di ricerca IDC, quest’anno il giro d’affari mondiale relativo ai sistemi di intelligenza artificiale e cognitive computer dovrebbe raggiungere i 19,1 miliardi di dollari, con una crescita del 54,2% rispetto a quanto speso nel 2017. Entro il 2021 si stima si possa arrivare alla cifra record di 52,2 miliardi di dollari con un tasso di aumento annuale composto pari al 46,2% nel periodo 2016-2021.
  3. Dove si potrà lavorare? Dall’automazione dei processi e dei servizi alla customer experience, dal retail alle tlc, fino alla manifattura 4.0, così l’intelligenza artificiale cresce e si diffonde in numerosi settori di applicazione (eccone altri). Il nuovo Rapporto Gartner stima il giro di affari globale delle soluzioni per l’artificial intelligence (AI) a quasi 1,2 trilioni di dollari per la fine di quest’anno. Per l’esattezza, il Report stima tale mercato attorno a 1.175 miliardi di dollari per la fine del 2018, in aumento del 70% sul 2016. Il trend sarà comunque positivo anche per gli anni a seguire fino al 2022 e poi sarà inarrestabile.
  4. Perché l’intelligenza artificiale non è nemica dell’uomo. “L’intelligenza Artificiale può davvero darci dei super poteri, per fare qualunque cosa in modo molto più efficiente ed efficace. Ad esempio, ai consumatori può dare il consiglio e l’informazione giusta per concludere l’acquisto nel modo migliore. Sul lavoro, consente di essere molto più produttivi ed efficaci, accelerando la velocità di crociera. Ecco perché abbiamo parlato di Uomini + Macchine”, ci ha detto nell’intervista il guru dell’Intelligenza Artificiale, Paul Daugherty, Chief Technology & Innovation Officer Accenture.
  5. L’IA sostituirà fino a 800 milioni di posti di lavoro entro il 2030. La previsione è contenuta nel report di McKinsey&Company: “Posti di lavoro persi, nuovi posti di lavoro. Transizioni della forza lavoro in un periodo di automazioni”. L’indagine calcola quanti lavori (di oggi) verranno svolti dall’intelligenza artificiale, che ‘ruberà’ l’occupazione agli esseri umani, ma allo stesso tempo creerà nuovi lavori. A questi devono puntare le nuove matricole universitarie, perché la maggior parte dei lavori tradizionali sarà sostituita con lavori basati direttamente o indirettamente su nuove tecnologie che oggi non conosciamo minimamente in Italia. Dunque c’è urgente bisogno di studenti specializzati in IA e Machine learning, ossia come insegnare alle macchine ad apprendere da soli, come facciamo noi umani. Giovani, non desiderate un posto di lavoro che sta scomparendo, ma sognate NUOVI lavori.
    Solo per fare pochi esempi, alla “regia” delle automobili con guida automatica, degli algoritmi dei social network e dei chatbot per il servizio di customer care ci dovrà essere sempre un essere umano. Un uomo o una donna che oggi all’università studi l’intelligenza artificiale e inizi anche a sognare a quale startup dar vita nel settore. Attenzione, ne esiste già una mole, ecco le migliori 100 del 2018.