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‘Intelligenza Artificiale, un alleato e non un nemico per l’uomo e il lavoro’. Intervista a Paul Daugherty (Accenture)

a cura di Paolo Anastasio |

Intervista a Paul Daugherty, Chief Technology & Innovation Officer Accenture, il guru dell’Intelligenza Artificiale, co-autore del libro cult 'Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI'.

“Uomini + Macchine” e non più, come da vulgata corrente dominante, “Uomini contro Macchine”. Un cambio di prospettiva a 360° quello descritto da Paul Daugherty, Chief Technology & Innovation Officer Accenture, il guru dell’Intelligenza Artificiale, co-autore, insieme a Jim Wilson, Managing Director of Information Technology and Business Research di Accenture Research, del libro cult “Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI”. Abbiamo intervistato Paul Daugherty in occasione della sua visita a Milano per i festeggiamenti del primo anno di attività dell’ACIN, all’evento Meet the Media Guru del 27 giugno.

Key4biz. Perché nel vostro libro questo cambio di prospettiva rispetto alla visione dominante in tema di Intelligenza Artificiale?

 

Paul Daugherty. Credo che il segno “+” nel titolo del libro “Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI” sia l’aspetto più significativo del lavoro che abbiamo svolto intorno al tema dell’Intelligenza Artificiale: uno strumento potentissimo da utilizzare nella vita di tutti i giorni, sul lavoro ma anche nelle nostre case e in tutto ciò che facciamo.

Key4biz. Qual è la tesi sostenuta dal libro?

 

Paul Daugherty. L’Intelligenza Artificiale (IA) può aiutare i leader a ripensare e trasformare le loro aziende attraverso una collaborazione tra uomo e macchina, che darà una nuova forma alle imprese e ai mercati. La tesi del libro è quindi che non ci sia una contrapposizione fra uomo e macchina, ma che al contrario bisogna trovare il modo più efficace per mettere a fattor comune le migliori capacità dell’uomo con quelle delle tecnologie, per creare quella che si definisce ‘Collaborative Intelligence’, capace di creare nuove incredibili capacità.

Key4biz. Cosa può fare l’Intelligenza Artificiale per l’uomo?

 

Paul Daugherty. L’intelligenza Artificiale può davvero darci dei super poteri, per fare qualunque cosa in modo molto più efficiente ed efficace. Ad esempio, ai consumatori può dare il consiglio e l’informazione giusta per concludere l’acquisto nel modo migliore. Sul lavoro, consente di essere molto più produttivi ed efficaci, accelerando la velocità di crociera. Ecco perché abbiamo parlato di Uomini + Macchine.

Key4biz. L’Intelligenza Artificiale connoterà quella che nel libro viene definita “la terza ondata della trasformazione industriale”. Cosa significa esattamente?

 

Paul Daugherty. Oggi ci troviamo in un’era completamente nuova per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia nel mondo del business. La tecnologia ha la capacità di trasformare completamente il modo di fare qualunque cosa e influisce sulle possibilità di gestire le organizzazioni in maniera dinamica, personalizzata e flessibile. E’ un cambiamento radicale rispetto al modo di fare business del passato, quando la prima ondata di trasformazione industriale, che deve il suo avvio a Henry Ford, riguardava i processi standardizzati; la seconda, che ha raggiunto l’apice negli anni ‘90 con il movimento di reingegnerizzazione dei processi aziendali, riguardava invece i processi automatizzati. La terza ondata, che descriviamo nel libro, ha dato vita a quello che chiamiamo “missing middle”, uno spazio in cui uomini e macchine collaborano per realizzare sostanziali incrementi nelle performance aziendali.

Key4biz. Che cos’è esattamente il “missing middle”?

 

Paul Daugherty. Definiamo missing middle quello spazio in cui uomini e macchine collaborano per realizzare sostanziali incrementi nelle performance aziendali.

Nel ”missing middle”, l’uomo lavora con le macchine intelligenti per trarre vantaggi da ciò che ciascuna parte sa fare meglio; l’uomo si occupa dello sviluppo, della formazione e della gestione delle diverse applicazioni di IA, mentre le macchine restituiscono all’uomo capacità notevolmente potenziate, come la possibilità di processare e analizzare in tempo reale un gran numero di dati provenienti da una moltitudine di fonti. Per sfruttare appieno la forza dell’IA, le aziende devono colmare il divario del “missing middle” valutando la creazione di nuove professioni, stabilendo nuovi tipi di rapporti di lavoro tra uomo e macchina, cambiando i concetti tradizionali di gestione e rivedendo il concetto stesso di lavoro.

Key4biz. L’Intelligenza Artificiale cancellerà molti lavori ma nel contempo ne creerà di nuovi. Quali i profili più diffusi di questi nuovi lavori?

 

Paul Daugherty. E’ vero che, come solitamente accade con l’avvento delle nuove tecnologie, anche l’IA eliminerà diversi lavori. Secondo le nostre stime, l’automazione cancellerà circa il 14% dei lavori attuali, e in generale tutto il mondo del lavoro è destinato a subire trasformazioni. Al contempo la collaborazione uomo-macchina porterà alla nascita di nuove professionalità: tramite l’uso  di algoritmi e macchine l’uomo infatti  potrà automatizzare operazioni ripetitive e sarà chiamato a un maggior uso delle sue capacità peculiari quali la razionalizzazione, l’interpretazione della realtà, la capacità di generalizzare, comunicare ed esprimere giudizi, le sue capacità emotive Nel nostro libro si parla di “fusion skills”, fusione di capacità, un nuovo genere di skills necessarie per preparare le persone a sfruttare al meglio le potenzialità dell’IA.