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Indipendenza energetica, Cattaneo “rinnovabili, reti intelligenti e nucleare al centro del cambiamento”

Cattaneo

Dalle polemiche con Calenda al palcoscenico di ComoLake2025, Flavio Cattaneo, Amministratore delegato di Enel, si è rivolto al pubblico della kermesse sull’innovazione digitale parlando di indipendenza energetica, elettrificazione dei consumi, potenziamento delle reti di distribuzione, energie rinnovabili e nucleare.

Per il principale operatore italiano dell’energia non ci sono novità di rotta: la strategia punta su smart grid, prosumer, sistemi di accumulo e un mix energetico diversificato, pilastri fondamentali per sostenere la transizione energetica del Paese.

Nel settore energetico stiamo vivendo una vera metamorfosi che coinvolge sia le reti di produzione sia i clienti. Le reti elettriche si stanno trasformando in smart grid, integrate con tecnologie digitali, sistemi di comunicazione avanzata e intelligenza artificiale, capaci di gestire un modello energetico decentralizzato con flussi bidirezionali”, ha spiegato Cattaneo.

Pensate, ad esempio, a chi possiede pannelli solari: oltre a consumare energia, la immette nella rete, diventando un prosumer. Questo approccio abilita nuovi servizi data-driven, riduce i costi e migliora la qualità, garantendo al contempo sicurezza, flessibilità e resilienza del sistema elettrico. L’Italia è all’avanguardia: è stata la prima in Europa a introdurre contatori intelligenti e oggi il sistema di smart metering di seconda generazione rappresenta un modello internazionale, grazie a un’implementazione capillare gestita da un unico operatore”.

Indipendenza energetica e fonti rinnovabili

L’Ad di Enel si è concentrato in particolare sul tema dell’indipendenza energetica e la centralità dell’energia rinnovabile tra le fonti energetiche disponibili nel panorama italiano:

“La trasformazione del sistema di produzione è guidata dalla necessità di decarbonizzazione, indipendenza energetica e dal crescente fabbisogno elettrico, spinto dall’elettrificazione dei consumi e dai futuri data center legati all’intelligenza artificiale. Essendo un Paese importatore netto di energia, l’Italia deve accelerare lo sviluppo delle rinnovabili. Tuttavia, le fonti intermittenti necessitano di sistemi di accumulo energetico e di generazione stabile, oggi garantita principalmente dal gas e in futuro potenzialmente dal nucleare” ha avvertito

A confermare questa visione, anche il Direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, che ha parlato della centralità delle reti in questo momento storico e, non in ultimo, della sudditanza del nostro Paese dall’estero. In particolare, soffermandosi sul mix energetico, Lanzetta ha evidenziato la necessità di rivedere l’attuale sistema energetico italiano.

Attualmente, circa il 45% dell’energia prodotta deriva dal gas e un ulteriore 12-15% proviene dall’estero, tipicamente da Francia e Svizzera. Questo significa che il Paese, pur essendo industrializzato, dipende fortemente dall’estero per soddisfare il fabbisogno energetico, con implicazioni significative sui prezzi e sull’autonomia”.

Il Direttore ha quindi individuato quattro linee strategiche su cui lavorare:

1. Mix di produzione

Non esiste una fonte di energia perfetta. Il nostro mix deve combinare diverse fonti per garantire sicurezza e affidabilità. Il gas continuerà a giocare un ruolo, ma la quota attuale del 45% è troppo alta. È necessario sviluppare ulteriormente le energie rinnovabili, soprattutto con piccoli impianti: negli ultimi anni, circa il 75% della nuova capacità rinnovabile proviene da piccoli impianti distribuiti. In parallelo, è importante sviluppare grandi impianti eolici e solari, così come investire in nucleare, con tecnologie avanzate e modulari.

2. Rete di distribuzione

La rete è il sistema nervoso del sistema elettrico. L’Italia ha investito circa 22 miliardi negli ultimi anni, di cui oltre 15 miliardi sulla distribuzione. Questi investimenti permettono di integrare numerosi piccoli impianti, aumentare la capacità di hosting e garantire maggiore resilienza di fronte a eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti.

3. Sistemi di accumulo

La generazione rinnovabile è intermittente. L’Italia sta sviluppando il più grande sistema di accumulo su larga scala in Europa, per immagazzinare l’energia prodotta in eccesso da sole e vento e utilizzarla quando serve, evitando sprechi e migliorando l’affidabilità della rete.

4. Utilizzo del vettore elettrico

Molte attività, anche industriali, possono sostituire il gas con l’elettricità, riducendo la dipendenza energetica esterna e aumentando l’efficienza complessiva del sistema.

Il combinato di queste quattro linee guida, secondo Enel, starebbe quindi già trasformando il mix elettrico italiano e rappresenta un benchmark positivo a livello europeo. 


Innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale sono strumenti fondamentali per gestire e ottimizzare questi cambiamenti, con l’obiettivo finale di rendere il sistema energetico nazionale più autonomo, sicuro e sostenibile” ha concluso Lanzetta.

Innovazione tecnologica e nucleare

É indubbio che digitalizzazione e intelligenza artificiale stiano migliorando la gestione degli impianti: dalla manutenzione predittiva alla sicurezza operativa, passando per analisi di mercato avanzate. “I risultati sono concreti” ha specificato Cattaneo nel lungo periodo, cambieranno il modo in cui generiamo, distribuiamo e utilizziamo l’energia”.

Per fare qualche esempio dell’innovazione tecnologica messa in campo da Enel, Flavio Cattaneo ha citato qualche dato saliente. 

L’eolico produce circa 2.400 ore all’anno, il solare 1.700 ore, mentre il gas arriva a 6.500-7.000 ore, a fronte di un consumo medio familiare di oltre 8.700 ore. Enel sta quindi sperimentando impianti di accumulo alternativi al litio, come sistemi a compressione di gas, accumulo gravitazionale e termico. Parallelamente, si studiano tecnologie nucleari avanzate come gli SMR (Small Modular Reactor) e gli AMR (Advanced Modular Reactor) tramite la società Newcleo Italia, costituita insieme a Leonardo Ansaldo.

L’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale nella transizione energetica, con soluzioni che coniugano sostenibilità ambientale e necessità di business. Un esempio concreto è il più grande sistema di accumulo con batterie second-life di veicoli elettrici installato a Fiumicino, simbolo di economia circolare” ha commentato.

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