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Imprese 4.0, continua il trend positivo in Italia. Ordini in aumento del 2,8%

Sono stati diffusi ieri da Ucimu Confindustria i nuovi dati relativi agli ordinativi di macchine utensili e robot per l’industria 4.0 nel nostro Pase per il secondo trimestre 2018. La spesa in vecchi macchinari e l’acquisto di tecnologie per l’Internet delle cose in fabbrica (industrial Internet of Things, o IIoT) ha continuato a crescere durante questi mesi e a quanto pare anche i prossimi due trimestri dovrebbero mantenersi sui livelli positivi del 2017.

Venendo ai dati nel dettaglio, riportati dal Corriere della Sera di oggi, in questo secondo trimestre dell’anno in corso, gli ordini di macchinari sono cresciuti del 2,8%, con un +0,5% sul mercato interno e un +3,6% sui mercati esteri, Germania in primis, seguita da Francia, Cina e Polonia.

Dal punto di vista dei costruttori Ucimu, invece, il consumo di beni strumentali dovrebbe superare i 5 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2014.

Dati, come detto, tutto sommato positivi, ma che purtroppo sono relativi solo alle imprese che hanno deciso di innovare e che continueranno a farlo nei prossimi anni. Per il resto della platea industriale e imprenditoriale nazionale il rischio alle porte è una caduta drammatica della competitività e della capacità di sopravvivere sui mercati internazionali.

Ucimu spera vivamente che le misure prese dal Governo in questi ultimi anni per promuovere e favorire l’industria 4.0 non solo siano mantenute dal nuovo esecutivo, ma migliorate e potenziate. Indubbiamente, si legge nell’articolo del Corriere della Sera a firma di Dario Di Vico, “gli incentivi di super e iper ammortamento decisi dal Piano Industria 4.0 non hanno ancora terminato i loro effetti e stanno alimentando la voglia di investimento degli imprenditori italiani”.

Ieri mattina, in occasione dell’annuale assemblea dei soci UCIMU, oltre al Presidente dell’associazione Massimo Carboniero, c’era anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Proprio Boccia nel suo intervento ha dichiarato: “Non ci sono ancora segnali chiari da parte del Governo, al primo confronto utile vedremo, ma la nostra idea è che alcuni strumenti che hanno dato effetti positivi sull’economia reale non andrebbero toccati”.

Al nuovo Governo – ha invece affermato Carboniero – chiederemo di prolungare l’effettività delle misure di super e iper ammortamento, magari rivedendo i coefficienti ma lasciando il tempo alle imprese di maturare le decisioni di acquisto”.

Fondamentale, infine, oltre la possibilità di veder divenire strutturale la misura del super ammortamento, è il sostegno alla formazione per le nuove competenze 4.0, perché “una volta comprate le macchine, servono i macchinisti”.

A nostro avviso – ha specificato Carboniero – il credito di imposta al 40%, attualmente applicato al solo costo del lavoro del personale coinvolto nella formazione, dovrebbe essere esteso anche al costo dei corsi e dei formatori impiegati, che è poi la spesa più gravosa per le PMI. Dobbiamo incentivare le imprese ad aggiornare il proprio personale”.

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