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Iliad, l’ad del gruppo Thomas Reynaud: ‘Discussioni con Tim interrotte da aprile e non riprenderanno’. E il titolo crolla in Borsa

THOMAS REYNAUD CEO ILIAD GROUP

Il gruppo francese di telecomunicazioni Iliad ha annunciato oggi, a margine della pubblicazione della semestrale, di aver interrotto le trattative con TIM in merito a una possibile acquisizione o ingresso nell’azionariato anche con una quota minoritaria di cui si era parlato a lungo, abbandonando l’ipotesi di una ripresa futura dei colloqui per la fusione.

“Non abbiamo avuto discussioni con TIM dall’inizio di aprile e non riprenderanno. Le prospettive di consolidamento con TIM sono superate e l’ipotesi centrale è un mercato a quattro operatori”, ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Thomas Reynaud (nella foto), in un’intervista a margine della pubblicazione dei risultati semestrali del gruppo.

La dichiarazione ha colpito duramente Tim, che in Borsa alle 15,00 cede l’8% a 0,42 euro per arrivare a cedere più del 9% a 0,41 euro alle 16,20.  Dopo il crollo in Borsa oggi, TIM riaprirà il dialogo con iliad? Sicuramente il mercato ci aveva creduto, a giudicare dalla reazione.

Il perché della chiusura

A pesare sulla chiusura dei colloqui, con ogni probabilità, la volontà fatta trapelare di iliad di esprimere una guida operativa industriale (l’amministratore delegato) in caso di ingresso in TIM accanto a Poste, in vista di un consolidamento industriale del mercato italiano che però, al momento, sembra tramontato.  

Non sono quindi bastate le sinergie potenziali di un merger fra Tim e Iliad a proseguire le trattative e l’avvicinamento di aprile non è stato sufficiente.

Forse il quadro politico ha pesato molto sull’intera vicenda, peccato. Dal punto di vista industriale è un’occasione persa per Tim e per il mercato italiano delle Tlc.

Consolidamento in stand by in Italia

Resta da capire se in futuro si potranno aprire spiragli per un eventuale consolidamento fra iliad e WindTre, che tuttavia al momento non sono di alcuna concreta attualità.

 Si ricorda che già nel 2024 iliad aveva avanzato un’offerta rifiutata per acquistare le attività italiane di Vodafone per 11 miliardi, prima che fosse rilevato invece da Fastweb.

Resta quindi un mercato mobile con quattro operatori, con una TIM a trazione Poste attesa alla prova di nuove sinergie industriali già nei prossimi mesi. C’è da dire che l’operatore guidato da Pietro Labriola ha di fatto invertito il trend in Borsa, dove il titolo ha progressivamente guadagnato terreno (+70% dall’inizio dell’anno) soprattutto dopo l’ingresso di Poste come primo azionista con il 24,8% e il ridimensionamento di Vivendi, che resta in gioco con una quota del 2,5%. Ma il mercato oggi ha fatto capire di non aver gradito la notizia della chiusura del dialogo con Iliad.  

Iliad sposta lo sguardo sul mercato domestico

Il gruppo francese, ha aggiunto la Reuters, prenderà in considerazione opportunità di consolidamento a livello nazionale, ma non proseguirà i colloqui con TIM.

Iliad, che non è quotata in borsa, guarda principalmente al consolidamento nel mercato francese, con gli occhi sulla potenziale cessione del concorrente SFR da parte della casa madre Altice, che ridurrebbe il numero di operatori di rete mobile in Francia da quattro a tre.

A luglio, il Ceo del competitor Orange aveva confermato colloqui preliminari tra gli operatori riguardo a SFR.

Oggi Thomas Reynaud ha detto ai giornalisti che le discussioni relative a SFR, oggetto di speculazioni di vendita, rappresentano “un’opportunità per far crescere il nostro modello, il modello Free, a un maggior numero di francesi”.

Reynaud ha confermato che a giugno ci sono stati “colloqui molto preliminari” con i concorrenti, aggiungendo che se “uno dei nostri tre competitor fosse in vendita, sarebbe ovviamente nostra responsabilità esaminare la questione”.

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