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Il ruolo degli ambassador nell’influencer marketing dei viaggi

di Enzo Rimedio, comunicatore, giornalista |

L’influencer marketing applicato al turismo consiste infatti in una serie di attività volte a raccontare e promuovere una determinata destinazione turistica e, in tal senso, il ruolo di un influencer è quello di raccontare, tramite i suoi canali social e sfruttando la propria personalità e fiducia acquisita nel tempo.

Diciamo la verità, tutti amiamo viaggiare, specialmente dopo l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che ci ha costretti a rinunciare alle nostre meritate vacanze. Così, lasciando da parte le problematiche dovute a tamponi, vaccinazioni e green pass, davanti ai tanti itinerari possibili, come possiamo scegliere la destinazione del nostro prossimo viaggio?

In questo ci viene in supporto il settore del digital marketing, in particolare quell’area che impiega gli influencer per la promozione di determinati prodotti, nel nostro caso viaggi e vacanze.

E su questo non ha sicuramente dubbi anche la Luxio Collection, travel club inglese, con un CEO italiano: scoprire nuove destinazioni non è facile e scegliere l’hotel giusto è ancora più difficile, così, tramite il programma Luxio Ambassador, l’azienda londinese vuole mostrare tante nuove destinazioni aiutando i cybernauti a scegliere i luoghi più belli del mondo, visitarli, amarli e, naturalmente, spiegando anche come e cosa fare in quelle destinazioni.

Le persone, infatti, sono sempre più abituate ad affidarsi ai consigli degli influencer di fiducia, i quali mettono tanto impegno nel proporre ai propri follower dei contenuti utili ed autentici. Questo fa sì che l’influencer marketing ha acquisito un’importanza fondamentale anche nel racconto dei luoghi turistici.

L’influencer marketing applicato al turismo consiste infatti in una serie di attività volte a raccontare e promuovere una determinata destinazione turistica e, in tal senso, il ruolo di un influencer è quello di raccontare, tramite i suoi canali social e sfruttando la propria personalità e fiducia acquisita nel tempo, un’esperienza turistica positiva vissuta in un determinato luogo, cercando di coinvolgere e attirare il proprio pubblico.

Tramite lo storytelling, infatti, l’influencer condivide la propria vacanza permettendo di provare l’emozione di un’esperienza autentica vissuta in un luogo, raccontando sia le varie location, che le bellezze naturali, artistiche ed architettoniche che caratterizzano il posto, facendo nascere nel pubblico il desiderio di vivere tale esperienza in prima persona.

Questo è proprio quello che è successo ad Antalya, in Turchia, dove 39 influencer provenienti da Italia, Colombia, Giordania, Olanda, Portogallo, Russia, Ucraina e Stati Uniti si ritrovati nella splendida località balneare turca che si affaccia sul mediterraneo.

Gli oltre 40 milioni di follower hanno così potuto ammirare la bellezza del Titanic Mardan Palace, il cui design architettonico rende omaggio a quattro dei monumenti più iconici di Istanbul, come per la lobby, denominata Dolmabahçe, con i suoi 2.800 metri quadrati, che evoca l’atmosfera di un sontuoso palazzo con un soffitto di vetro e una scala monumentale.

Tale attività, è stata inserita all’interno di una strategia ben pianificata, permettendo di ottenere degli ottimi risultati poiché soprattutto nell’ultimo periodo, passando più tempo online, le persone si sono abituate ancora di più ad informarsi sui social affidandosi ai contenuti e ai racconti di altri utenti. Inoltre, il racconto di un influencer permette di raggiungere dei risultati migliori rispetto alla classica pubblicità, proprio perché le persone hanno un “assaggio” di quella che potrebbe essere la loro futura esperienza.

Gli ambassador presenti in Turchia erano influencer da diversi settori come lifestyle, musica, moda e non unicamente dal mondo dei viaggi, come solitamente accade. A rappresentare l’Italia hanno partecipato Drusilla Gucci, Densi Dosio, Francesca Monte, Francesco Chiofalo, Jessica e Lidia Vella, Matteo Diamante, Ria, Vladyslav Rotaru e Lucrezia Mangilli, i quali, agli oltre 7 milioni e ottocentomila follower, tramite post, reel e stories hanno potuto far vivere un evento speciale a chi li segue. Perché nei social media, il bello è che l’esperienza non la vive solamente chi è al di qua della videocamera, ma anche al di là.

Quando si “ingaggia” un influencer per la promozione turistica, in genere si lascia alla sua capacità e volontà quella di esplorare la zona, dando più che altro dei suggerimenti, ma in casi di summit come questi, è bene organizzare eventi di raccordo fra influencer come il beach e il boat party, visita alla città vecchia di Antalya, e alle due famose cascate del Duden, oltre che una sfilata di alta moda con gli abiti di Gai Mattiolo indossati dalle bellissime influencer.

L’influencer marketing sicuramente ha e continuerà ad avere un ruolo chiave nella promozione turistica e sarà un’opportunità da non perdere per coloro che lavorano nel settore. Ora, più che mai, coloro che si occupano di turismo hanno la necessità di far parlare di sé stessi facendo condividere e raccontare le bellezze del territorio per rilanciare il settore dei viaggi.