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Il robot Odisseo riporta gli Usa sulla Luna dopo 50 anni

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Il robot lander a sei gambe, senza equipaggio umano a bordo, chiamato “Odysseus”, è allunato nel cratere Malapert A, molto vicino al Polo Sud lunare. Cercherà acqua ghiacciata. Entro il 2026 la NASA vuole riportare l’uomo sulla Luna.

L’allunaggio di Odisseo

L’allunaggio di stanotte ha rappresentato il ritorno degli Stati Uniti sulla superficie del nostro satellite naturale, con la prima discesa controllata di un veicolo spaziale dai tempi dell’Apollo 17 nel 2972.

Si tratta del robot realizzato dalla società texana Intuitive Machines e della prima impresa privata di questo tipo portata a termine con successo.

Ovviamente, come sempre, in progetti di questo tipo non poteva mancare la NASA, che ha caricato il veicolo spaziale con strumenti di ricerca e soluzioni tecnologiche avanzate per missioni esplorative.

Il robot lander a sei gambe Nova-C, senza equipaggio umano a bordo, chiamato “Odysseus”, è allunato nel cratere Malapert A, molto vicino al Polo Sud lunare.

La macchina, grazie a pannelli solari sperimentali, è programmata per lavorare sulla Luna per circa sette giorni consecutivi. Tra i suoi compiti effettuare ricerche scientifiche per future missioni e dimostrazioni tecnologiche sia per l’agenzia spaziale americana che per diversi partner commerciali.

Il programma CLPS e il ritorno dell’uomo sulla Luna entro il 2026

Tra le ricerche che la missione denominata IM-1 dovrà compiere, c’è anche la verifica dell’esistenza o meno di acqua ghiacciata al Polo Sud lunare, che in caso sarebbe molto utile per il supporto vitale di esseri umani (per le prossime missioni in programma) e per la produzione di carburante per razzi in loco.

In caso di risposta positiva a questi test sul campo, da qui potrebbe partire il programma di lavoro CLPS (Commercial Lunar Payload Services) della NASA, che ha come obiettivo la realizzazione di una serie di piccoli lander come Odysseus per la colonizzazione tecnologica (strumenti, hardware, software) del satellite, che l’agenzia immagina più economica rispetto al passato (anche grazie al ruolo dei privati come Intuitive Machines).

La NASA ha annunciato la volontà di portare di nuovo l’uomo sulla Luna entro la fine del 2026 (progetto Artemis II), per poi un giorno da qui partire direttamente verso Marte.

Ad oggi, sono solo cinque i Paesi che hanno fatto posare un loro veicolo sulla Luna: dopo gli Stati Uniti sono riusciti ad allunare Russia, Cina, India e Giappone.