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Atterraggi sulla Luna, l’India è il quarto Paese al mondo

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Anche l’India entra nel club esclusivo degli atterraggi sulla Luna. Dopo gli Stati Uniti, la Russia e il “dragone” cinese, tocca al Paese guidato da Narendra Modi che, mercoledì 23 agosto 2023 alle ore 14:35 (italiane) è diventato il quarto Paese al mondo a far atterrare un lander sulla superficie lunare.

Anche l’India entra nel club esclusivo degli atterraggi sulla Luna. Dopo gli Stati Uniti, la Russia e il “dragone” cinese, tocca al Paese guidato da Narendra Modi che, mercoledì 23 agosto 2023 alle ore 14:35 (italiane) è diventato il quarto Paese al mondo a far atterrare un lander sulla superficie lunare.

Il velivolo spaziale indiano, una sonda che si chiama Chandrayaan-3 (che in sanscrito vuol dire viaggio sulla Luna) è partito dalla Terra il 14  luglio 2023.

Ma se l’India è quarta nel toccare, senza equipaggio, il suolo lunare è invece la prima a farlo in una zona ancora inesplorata del satellite, precisamente il polo sud. Nel grafico in apertura la classifica degli atterraggi sulla Luna conclusi con successo dagli unici quattro Paesi che hanno toccato il suolo lunare.

India sulla Luna, dove è atterrato il lander

Più nel dettaglio il sito di atterraggio si trova su un altopiano a sud del cratere Manzinus e ad ovest del cratere Boguslawsky. Ma c’è di più, la posizione di sbarco del lander si trova infatti più o meno nello stesso “quartiere lunare” in cui la missione indiana Chandrayaan-2 si è schiantata nel 2019. Non solo, è anche lo stesso punto dove doveva atterrare la navicella spaziale russa “Luna-25” precipitata sabato 19 agosto 2023.

Acqua sulla Luna, la missione indiana alla ricerca di tracce

Il 23 agosto 2023 non è stato scelto a caso, infatti in questo giorno il sole sorgerà sul luogo dell’atterraggio. La missione si concluderà due settimane dopo quando il sole tramonterà. Ma che velivoli sono atterrati e cosa faranno? Precisamente la tecnologia di esplorazione spaziale indiana sbarcata sulla Luna si compone di un lander e di un rover, entrambi a energia solare che faranno misurazioni termiche, sismiche e mineralogiche e cercheranno tracce d’acqua.

Missione lunare indiana, i “15 minuti di terrore”

La fase cruciale degli ultimi minuti di discesa è stata chiamata “15 minuti di terrore”. Il lander doveva affrontare un terreno accidentato, caratterizzato da crateri e massi, rendendo l’atterraggio un compito estremamente delicato. La missione si è basata interamente sulla precisione della traiettoria preimpostata nei computer di bordo del lander.

L’ISRO, l’agenzia spaziale indiana, ha spiegato che il lander è stato progettato per essere in grado di affrontare potenziali guasti. Ma grazie al funzionamento impeccabile degli algoritmi di navigazione è stato possibile eseguire un perfetto atterraggio verticale.

Atterraggi sulla Luna, dal 2019 si sono schiantati quattro velivoli

Non tutti sono stati cosi fortunati nel raggiungere con successo la superficie lunare. Gli ultimi anni hanno visto ben quattro missioni spaziali fallire nel tentativo di completare questa sfida, sottolineando quanto sia impegnativo l’allunaggio.

Oltre agli schianti già citati di India e il recentissimo della Russia, nel mese di aprile del 2019 la sonda israeliana Baresheet-1 si è schiantata sulla superficie lunare e nel 2023 anche il Giappone, con la missione privata Hakuto R dell’azienda nipponica Ispace, ha fallito nell’impresa di portare la prima azienda privata sulla superficie della Luna.

L’India è prima al mondo per popolazione e quinta per Pil

Lo sbarco avviene in un momento particolarmente importante nell’ascesa del colosso dell’Asia meridionale: il Paese infatti è primo al mondo per popolazione e quinto per Pil. A partire dal 2014 anno dopo anno l’India ha superato in termini di Pil Russia, Brasile, Canada, Italia, Francia e Regno Unito e i prossimi saranno Giappone e Germania.

Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale infatti vedono in prima posizione per crescita dell’economia proprio l’India, pronta a fare un balzo del 6,3% nel 2024.

Settore spaziale, Narendra Modi vuole quadruplicare la quota mondiale dell’India

Non è un caso quindi che all’inizio di luglio, presso l’Hotel Taj West End a Bangalore, si è tenuto il G20 Space Economy Leaders Meeting. L’India intende infatti aumentare in modo significativo la sua quota all’interno dell’economia spaziale globale. L’ambizione del primo ministro indiano Narendra Modi è proprio quella di aumentare l’impatto dell’India nella space economy globale, precisamente passando dall’attuale 2% al 9% entro il 2030, come scrive l’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI). Una mossa che avrebbe un impatto notevole nel panorama spaziale mondiale ed economico.

Space economy, gli Stati Uniti dominano con il 60% di spesa globale

La spesa dei governi per i programmi spaziali è aumentata dell’8% nel 2022 raggiungendo un totale di 119 miliardi di dollari un incremento inferiore rispetto alla crescita del 22% registrata nel 2021. La Space Foundation, l’associazione statunitense che riunisce esponenti e imprese del sistema di difesa, industriale e militare americano, prevede un ulteriore aumento nel ritmo delle spese nel settore spaziale da parte dei governi nel 2023.

Gli Stati Uniti continuano a dominare la spesa sia nel settore spaziale contribuendo per quasi il 60% della spesa totale. Segue la Cina al secondo posto, con una quota del 14%. L’Agenzia Spaziale Europea si colloca al terzo posto con il 5% del totale.

Atterraggi sulla luna, la prima donna nel 2025

Un progetto chiave è rappresentato dal programma Artemis della NASA, volto a portare la prima donna sulla superficie lunare. La partenza della missione Nasa è prevista per fine 2024. L’atterraggio non è l’unico obiettivo della missione: l’intenzione è quella di gettare le basi per costruire un avamposto stabile sul satellite. Una vera e propria  base da utilizzare per preparare il terreno per ulteriori esplorazioni, tra cui quella di Marte.

I dati si riferiscono al: 2023

Fonti: Agenzia spaziale indiana, ISPI, FMI