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Il modello wholesale only di Open Fiber replicato in Olanda

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KKR investe in Olanda nell'operatore FTTH Open Dutch Fiber, che adotta il modello wholesale only analogo a quello dell'operatore italiano controllato da Cdp ed Enel.

Il modello di operatore wholesale only di Open Fiber si sta espandendo in Europa. E’ questo il caso che arriva dall’Olanda, dove il fondo americano KKR (lo stesso che ha investito in FiberCop in Italia) ha appena creato una nuova società della fibra FTTH in Olanda. Si chiama Open Dutch Fiber (www.openfiber.nl) con l’obiettivo di portare la fibra fino alle case di un milione di cittadini olandesi entro il 2025.

Cliente di riferimento

T-Mobile Netherlands, che attualmente conta un bacino di 682mila clienti su fisso, sarà il primo cliente di riferimento della rete, avendo siglato un accordo per i prossimi 20 anni.

La nuova società è controllata a maggioranza dal KKR, mentre DTCP detiene una quota di minoranza.

L’attività del nuovo operatore si rivolgerà alle aree urbane e densamente popolate, nel segmento residenziale e business.

Investimenti

Il roll out della rete partirà nel secondo trimestre dell’anno e prevede investimenti per 700 milioni di euro.

L’attività sarà gestita da due veterani della fibra, Jordi Nieuwenhuis e Uwe Nickl, che in passato hanno guidato come co-Ceo la tedesca Deutsche Glasfaser.

“La connettività in fibra di alta qualità e affidabile è essenziale per i Paesi Bassi. Questo processo si è accelerato con i cambiamenti strutturali dei modelli di lavoro delle aziende e dei cittadini causati dal COVID-19”, ha detto il co-fondatore Nieuwenhuis. “Una piattaforma di infrastruttura digitale con accesso aperto a tutti gli operatori, per garantire un impiego efficiente e rapido delle risorse di capitale, evitando al contempo un eccesso di costruzione antieconomico. Non vediamo l’ora di dare un contributo significativo alla digitalizzazione dei Paesi Bassi a vantaggio delle famiglie e delle imprese olandesi”.

Il fatto che KKR si concentri sull’infrastruttura in fibra in numerosi mercati in tutta Europa è evidente, con ulteriori investimenti nella britannica Hyperoptic del Regno Unito e in FiberCop in Italia. La società di investimento deteneva anche una partecipazione di maggioranza in Deutsche Glasfaser in Germania dal 2015, ma ha venduto l’attività a EQT e Omers per 2,8 miliardi di euro all’inizio del 2020.