Ritorno in presenza

Il Mobile World Congress di Barcellona volta pagina dopo due anni di pandemia

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Il Mobile World Congress di Barcellona, la principale kermesse globale del mobile in programma dal 28 febbraio al 3 marzo, guarda al futuro dopo due anni di pandemia.

Il Mobile World Congress di Barcellona guarda al futuro dopo due anni di pandemia. La principale kermesse globale del mobile apre i battenti lunedì (dal 28 febbraio al 3 marzo) in presenza e gli organizzatori della GSMA sperano che si possa rinnovare lo spirito pre-Covid, anche se la guerra in Ucraina getta un’ombra anche su questa edizione.  Parola d’ordine, comunque, è dimenticare l’edizione annullata del 2020 e quella con troppe restrizioni del 2021. Insomma, l’obiettivo è riunire di nuovo, come ai vecchi tempi, l’ecosistema del mobile nel suo luogo di elezione.

Sono attesi fra i 40mila e i 60mila visitatori, a fronte di 1.500 espositori alla fiera catalana che si terrà appunto dal 28 febbraio al 3 marzo. Troppo presto per valutare l’effetto delle sanzioni europee alla Russia dopo l’attacco improvvido all’Ucraina.

L’edizione dell’anno scorso del Mobile World Congress si è tenuta a giugno e in forma ridotta: soltanto 20mila partecipanti a fronte dei 100mila in media dei vecchi tempi. Comunque, meglio di niente vist0 che nel 2020 la manifestazione era stata annullata all’ultimo momento per la defezione di troppe aziende.

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5G e IoT

In queste ultime settimane molti grandi nomi hanno detto che non ci saranno nemmeno quest’anno, a partire da Sony, Asus e dalla cinese Lenovo che parteciperà ma soltanto virtualmente all’evento.

Ma le defezioni restano limitate. Ci saranno i big delle Tlc da Samsung a Nokia, Ericsson, Google, Huawei, JMA Wireless e Verizon. Alcune aziende, come Fujitsu, ci saranno per la prima volta.

Un migliaio di relatori sono attesi dagli organizzatori. Tra questi: il capo di Nokia Pekka Lundmark, l’amministratore delegato di Vodafone Nick Read e l’amministratore delegato di AT&T Anne Chow. Hanno risposto anche una cinquantina di ministri.

I temi trattati in questa edizione, che ha come tema la “connettività scatenata”, spazieranno dall’ascesa del 5G alle opportunità offerte dall’Internet of Things (IoT), passando per il metaverso e l’impatto della tecnologia sull’ambiente.

Pochi i nuovi modelli che dovrebbero essere svelati dai colossi del settore, che già nelle scorse settimane hanno presentato nuovi prodotti. Ma le innovazioni dovrebbero essere mostrate dal vivo, in particolare per quanto riguarda le fotocamere e le batterie dei telefoni.

Geopolitica

Al di là dei gadget, “sarà interessante vedere come si posizionano i produttori” nel mercato degli smartphone, soprattutto di fronte alle “battuta d’arresto di Huawei”, che sta perdendo slancio a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti, sottolinea Thomas Husson, analista presso Forrester.

Va seguita da vicino anche la questione delle sanzioni imposte a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina. Washington ha deciso di limitare le esportazioni di tecnologia verso la Russia, il che potrebbe sconvolgere un mercato già sotto pressione a causa della carenza di chip.

“È improbabile che il mercato degli smartphone e di altri prodotti tecnologici venga risparmiato dall’impatto della crisi, data l’importanza economica e geografica di Russia e Ucraina”, ha detto ad AFP Marina Koytcheva, di CCS.

Questi due paesi “sono i principali fornitori di materie prime utilizzate nella fabbricazione di componenti”, come il neon e il palladio, ricorda l’analista. Ciò potrebbe avere conseguenze per le catene di approvvigionamento e la produzione.

In declino da diversi anni, il mercato degli smartphone è salito del 5,7% lo scorso anno, con 1,35 miliardi di dispositivi venduti in tutto il mondo, secondo IDC. Ma dall’estate si scontra con questi problemi logistici, che hanno pesato sui risultati del quarto trimestre.