i walkabout

II edizione di Paesaggi Umani. Distillare storie con l’intelligenza artificiale

di Spyro Corfiota |

Un'esplorazione che si svolgerà fino al 13 dicembre 2021, itinerante per Roma e in streaming web-radio, “Paesaggi Umani. Distillare storie dalle geografie per una mappa parlante” per Roma Capitale.

Accanto ai paesaggi naturali e a quelli urbani ci sono quelli umani, fatti di storie inscritte nelle geografie.
E’ alla ricerca di queste storie che si svolgerà, fino al 13 dicembre 2021, itinerante per Roma e in streaming web-radio, “Paesaggi Umani. Distillare storie dalle geografie per una mappa parlante” per Roma Capitale.

Esplorando i Paesaggi Umani con i walkabout si farà parlare la città, camminando e conversando, con passo leggero e distanziato, entrando dentro le storie e uscendo nel web con il format dei geopodcast. Ma non sarà solo questo aspetto delle mappe interattive la singolarità tecnologica del progetto, bensì quella di usare l’intelligenza artificiale per far parlare dei quadri che ritraggono alcuni protagonisti della storia di Roma.

Nel chiostro di San Salvatore in Lauro vengono presentate le animazioni digitali, un’operazione raffinata di performing media realizzate con un sistema di Intelligenza Artificiale, combinato con un “morphing” basato su un lavoro attoriale decisamente più complesso del mero effetto “deep fake“, da Nuvola Project.

Oltre al ritratto della “Regina di Roma” (come fu riconosciuta Cristina di Svezia dal popolo romano) già presentato nella I edizione di Paesaggi Umani vedi l’intervista https://www.key4biz.it/paesaggi-umani-il-progetto-geopodcast-di-roma-capitale-intervista-a-carlo-infante-urban-experience/356022/) quest’anno ci saranno i “quadri parlanti” di Sisto V, il Papa che rifondò Roma mezzo secolo dopo il devastante Sacco dei Lanzichenecchi del 1527 e Raffaele Fabretti, consigliere del Papa Alessandro VIII e artefice nel 1656 dell’Accademia Reale delle Scienze (che poi fu riconosciuta  come Arcadia).

I walkabout attuano di fatto una radio che cammina (locale, con radio-cuffie e al contempo globale con lo streaming via web radio) dando forma alle esplorazioni partecipate, lasciando poi tracce georeferenziate su una mappa parlante, in cui ascoltare le voci dei territori toccati, sia sulla web-radio (radiowalkabout.it) sia sull’app Loquis con i geopodcast.

Si ascolteranno così i Paesaggi Umani (i podcast georeferenziati) delineati sia dall’evocazione delle storie di protagonisti emblematici sia dagli spettatori-cittadini attivi che esplorando luoghi significativi esplorano se stessi, interpretando le loro domande di resilienza urbana.
Si svolgerà una nuova azione ispirata a Beckett, En attendant bus. Il paesaggio dell’attesa, curata e interpretata da Consuelo Ciatti, nella declinazione della lezione del maestro dei paradossi ad uno dei paradossi urbani, l’attesa dei bus. Associare l’idea dell’attesa ai paesaggi urbani sarà quindi la chiave di questa azione psicogeografica con innesti teatrali.

Si evolveranno le narrazioni dei paesaggi umani di figure emblematiche della resilienza urbana romana come Don Sardelli, il maestro dell’acquedotto e Paolo Ramundo che con il collettivo “Asino che vola” aprì il dibattito sulla zona di Tordinona, periferia del centro storico, progettandone la rigenerazione, ristabilendo il rapporto perduto (negato dai muraglioni) con un progetto architettonico visionario: l’Oculus.

Con il walkabout “Tracce di memoria dell’animazione teatrale: le pratiche del narrare” si andrà con Marco Baliani a Villa Lazzaroni dove si svolsero, a metà degli anni Settanta, i primi laboratori di animazione teatrale. Marco Baliani è un maestro del teatro di narrazione, ha di fatto aperto la pista a tanti altri dimostrando come si possa far pensare narrando, operando sulla molteplicità delle connessioni aperte e non lineari. Con lui si andrà ad Acilia, in un walkabout titolato Nel regno di Acilia. Esplorazione attraverso un romanzo di formazione, ripercorrendo i luoghi della sua infanzia.

Si esplorerà di nuovo San Lorenzo, il quartiere proletario che si ribellò per primo ai fascisti della Marcia su Roma e dove nacque la prima “casa dei bambini” di Maria Montessori che individuò nell’educazione il primo fronte di lotta alla miseria. La stessa Montessori definì così quel quartiere all’inizio del Novecento: “è dove la gente per bene passa solo dopo morta” (per andare al Verano).

All”Antiquarium di Via Lucrezia Romana ci sarà un walkabout con videoproiezioni nomadi in cui presentare un’animazione digitale (realizzata con un sistema di intelligenza artificiale da Nuvola Project) Il ritratto parlante di Lucrezia Romana. Sarà evocato, attraverso i versi che gli dedicò William Shakespeare, la storia dello stupro di Lucrezia Romana, che nel V secolo a.c. determinò la rivolta dei romani contro il re etrusco Tarquinio il superbo (fu il figlio a violentarla), una volta deposto nacque la Repubblica.