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Huawei, Sicurezza Usa: “Abbiamo prove che può accedere di nascosto alle reti tlc”

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"Abbiamo prove che Huawei ha la capacità di accedere segretamente alle informazioni sensibili e personali nei sistemi che gestisce e vende in tutto il mondo", ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense, Robert O'Brien.

Funzionari statunitensi hanno riferito che Huawei può accedere di nascosto alle reti di telefonia mobile in tutto il mondo attraverso una particolare porta di servizio, conosciuta come ‘backdoor’, progettata per essere utilizzata dalle forze dell’ordine. La notizia, riportata dal Wall Street Journal, arriva mentre Washington cerca di convincere gli alleati a escludere la società cinese dalle loro reti 5G.

“Abbiamo le prove”

“Abbiamo prove che Huawei ha la capacità di accedere segretamente alle informazioni sensibili e personali nei sistemi che gestisce e vende in tutto il mondo”, ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense, Robert O’Brien.

Le informazioni di intelligence mostrano che Huawei ha questa capacità segreta da oltre un decennio, hanno detto i funzionari. Il colosso cinese delle telecomunicazioni ha però respinto le accuse.

I funzionari statunitensi affermano che Huawei ha costruito apparecchiature che preservano, segretamente, la capacità del produttore di accedere alle reti attraverso queste interfacce all’insaputa degli operatori.

“Huawei non rivela questo accesso nascosto ai suoi clienti locali o alle agenzie di sicurezza nazionale della Nazione ospitante”, ha detto un altro alto funzionario degli Stati Uniti.

La replica di Huawei

Huawei “non ha mai fatto e non farà mai nulla che possa compromettere o mettere in pericolo la sicurezza delle reti e dei dati dei suoi clienti”, ha affermato la società, aggiungendo che “respingiamo con forza queste ultime accuse. Ancora una volta si tratta di accuse infondate fatte senza fornire alcun tipo di prova concreta”. Un alto funzionario di Huawei ha negato che la società possa accedere all’interfaccia nel modo descritto dai funzionari statunitensi. “L’uso dell’interfaccia di intercettazione lecita è strettamente regolato ed è consentito solo al personale certificato degli operatori di rete. Nessun dipendente Huawei è autorizzato ad accedere alla rete senza un’approvazione esplicita da parte dell’operatore”, ha detto.

L’accesso alla rete senza il permesso dell’operatore “è estremamente non plausibile e verrebbe scoperto immediatamente”, ha detto il funzionario di Huawei.

La backdoor da realizzare per legge, ma chi la utilizza?

Quando i produttori di apparecchiature di telecomunicazione costruiscono e vendono hardware come dispositivi di commutazione, stazioni base e antenne agli operatori – che compongono il network che consente la comunicazione mobile e l’elaborazione dei dati – sono obbligati per legge a costruire hardware che consentano alle autorità di accedere alle reti per scopi leciti. Sono, inoltre, tenuti a realizzare apparecchiature in modo tale che il produttore non possa accedervi senza il consenso dell’operatore di rete.

È consentito l’accesso a queste “interfacce di intercettazione lecite” solo a funzionari delle forze dell’ordine o a funzionari autorizzati, generalmente con l’autorizzazione dell’operatore. Tale accesso è regolato da leggi e protocolli specifici per ciascun Paese.

Gli Stati Uniti hanno mantenuto i dati di intelligence altamente classificati fino alla fine dell’anno scorso, quando i funzionari americani hanno fornito dettagli agli alleati tra cui il Regno Unito e la Germania. Si è trattato di una svolta tattica da parte degli Usa, che in passato avevano sostenuto che non fosse necessario produrre prove concrete della minaccia che Huawei rappresenta per la sicurezza delle Nazioni.

Germania, il partito di Merkel contrario al ban per Huawei

I conservatori del partito di Angela Merkel hanno appoggiato un position paper sulle reti mobili 5G che raccomanda regole più severe sui vendor stranieri, ma senza indicare un divieto a Huawei, riporta Reuters, citando fonti vicine al dossier.

Il documento è stato redatto dai leader democratici cristiani per rispondere alle preoccupazioni dei ribelli del partito che vedono Huawei come una minaccia alla sicurezza nazionale. Il position paper ha lo scopo di gettare le basi affinché il governo di coalizione della Merkel adotti una posizione comune sul 5G dopo mesi di dibattiti di divisione.

5G, cosa dice il position paper del partito di Merkel

Il documento suggerisce di utilizzare prodotti di diverse aziende per evitare una “monocultura” e chiede che il concetto di affidabilità sia ancorato nelle modifiche proposte alle leggi tedesche sulle telecomunicazioni e sulla sicurezza IT. “I produttori di apparecchiature possono essere affidabili solo se soddisfano in modo verificabile un catalogo di sicurezza chiaramente definito che esclude qualsiasi influenza da uno stato straniero sulla nostra infrastruttura 5G”, prevede il position paper.
La bozza concede inoltre agli operatori fino al 2025 la possibilità di sostituire le apparecchiature dalle reti 4G esistenti fornite da vendor che non superano i controlli di certificazione, una posizione che mitigherebbe i costi per gli operatori.

La soluzione di Deutsche Telekom

La mossa della Germania respingerebbe la richiesta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump agli alleati di Washington di vietare il gigante cinese delle telecomunicazioni dalle reti 5G. Il Governo britannico non ha messo al bando del tutto Huawei, ma l’ha escluso dalla realizzazione delle parti strategiche delle reti 5G e per quelle non core il coinvolgimento dell’azienda di tlc cinese non può superare il 35%.

Invece sarebbe costoso e potenzialmente rischioso per la Germania, la più grande economia europea, escludere Huawei. I suoi tre maggiori operatori di rete utilizzano apparecchiature della società cinese e Berlino teme che una tale mossa possa provocare ritorsioni commerciali da parte di Pechino. Deutsche Telekom, la più grande compagnia tlc tedesca, non è preoccupata per la propria rete in Germania. La società ha dichiarato che il suo sistema di gestione dell’intercettazione legale è stato realizzato da una società tedesca, ciò impedirebbe a Huawei di ottenere l’accesso. Invece Vodafone ha deciso di escludere Huawei in Europa dalla parte core dell’infrastruttura tecnologica.

Infine il position paper invita inoltre la Germania a promuovere una politica industriale europea più ampia per garantire che le proprie società possano costruire tutti gli elementi di reti 5G competitive e sicure a livello internazionale. In questo modo sono respinte “le acquisizioni straniere ostili”, e il riferimento è al recente appello del procuratore generale americano William Barr ad investire nelle apparecchiature della svedese Ericsson o della finlandese Nokia finlandese. I CEO delle due compagnie, dovrebbero incontrare Merkel giovedì, secondo i funzionari del governo tedesco e delle due società.