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Halo: lo smartband di Amazon che monitora anche l’umore. Ma la privacy?

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Bisogna considerare che, rispetto al mercato USA, l’Europa ha un approccio molto più duro sul rispetto della privacy e le caratteristiche di Halo hanno già scatenato alcune polemiche ancora prima di essere lanciato.

Rubrica settimanale Cosa Compro, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Un servizio al consumatore: qualità, virtù e difetti dei prodotti hitech di uso quotidiano. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia dell’esordio di Amazon nel settore wearable: non è una novità che il colosso di e-commerce lanci dei propri prodotti tecnologici sul mercato (pensiamo ad esempio ai tablet, agli ebook reader e agli assistenti virtuali), ma è certamente la prima volta per l’azienda nel settore del fitness. Il dispositivo in questione prende il nome di Amazon Halo e si preannuncia un prodotto molto interessante, con un appeal e un approccio molto particolari.

Il design è certamente in linea con quello degli assistenti virtuali, con tessuti di varie colorazioni, carine da vedere e piacevoli al tatto. Come potete già notare sulle immagini, non è provvisto di display (ha solamente un piccolo LED di stato). Questo, però, non compromette affatto le funzionalità di questo dispositivo, come vedremo tra poco.

Halo: design e funzionalità

Come la stragrande maggioranza delle smartband in commercio, non è provvisto di sim per sfruttare delle offerte Internet mobile degli operatori direttamente dal bracciale, ma si associa ad un’applicazione smartphone sviluppata per comunicare con il dispositivo attraverso il Bluetooth. Come i classici braccialetti, quindi, è dotato di sensori che registrano l’attività fisica, i passi, monitora il sonno e l’attività cardiaca, etc…. Non abbiamo, invece, il GPS.

Fin qui nessuna novità, l’Amazon Halo sembrerebbe non differire da molti altri braccialetti in commercio. In realtà le funzionalità più interessanti che contraddistinguono questo prodotto ci sono eccome, e non sono poche:

  • misura la temperatura corporea;
  • valuta l’umore dell’utente, grazie alla presenza di due microfoni e all’analisi del tono e del ritmo della voce;
  • effettua una scansione in 3D del corpo per offrire dati precisi sulla forma fisica, la quantità di massa magra e massa grassa, e riesce a farlo sfruttando la fotocamera dello smartphone a cui è associato;
  • offre la possibilità di lanciare delle piccole sfide (Labs) per creare nuove buone abitudini e abbandonare quelle cattive;
  • è possibile utilizzarlo come accesso all’assistente vocale Alexa;
  • è disponibile in varie versioni, dalle più eleganti alle più resistenti (fino ad una pressione di 5 ATM per chi ha bisogno di utilizzarlo in acqua);
  • ha una batteria abbastanza buona, con una durata di circa 1 settimana di utilizzo (la ricarica è abbastanza rapida e non dovrebbe superare i 90 minuti).

Acquistabile (per ora) solo negli USA

Insomma, l’Amazon Halo ha tutte le carte in regola per essere uno dei braccialetti smart più richiesti sul mercato. Negli Stati Uniti sta per arrivare ad un prezzo scontato di 65 dollari, poco meno di 55 euro al cambio attuale. C’è da chiarire, però, un punto importante: l’acquisto del dispositivo non permette l’accesso a tutte le funzioni viste in precedenza.

In abbinamento alla smartband, infatti, Amazon offre un abbonamento di 3,99 euro al mese per accedere ai programmi di cambio abitudini e per altre chicche che moltiplicheranno le funzionalità del dispositivo.

Halo: l’arrivo in Europa e le polemiche sulla privacy

E che dire, invece, del suo arrivo in Europa e nel nostro Paese? Per ora l’azienda non si è espressa al riguardo e non sappiamo ancora se e quando verrà lanciato in Italia e nel Vecchio Continente. Attendiamo di avere maggiori informazioni da parte del gruppo nei prossimi mesi.

Bisogna considerare che, rispetto al mercato USA, l’Europa ha un approccio molto più duro sul rispetto della privacy e le caratteristiche di Halo hanno già scatenato alcune polemiche ancora prima di essere lanciato. Il bracciale di Amazon viene criticato soprattutto per i seguenti motivi:

  • “ascolta” continuamente, come i suoi dispositivi Echo;
  • il servizio di valutazione della massa corporea necessita di alcune foto della persona in intimo (anche se su questo punto l’azienda a rassicurato che gli scatti non verranno mai salvati ma solamente utilizzati per la scansione);
  • raccoglie informazioni sensibili sulla salute psicofisica dell’utente che potrebbero essere utilizzate per scopri differenti o per pubblicità (anche in questo caso, però, Amazon ha fatto sapere che per usare Halo si dovrà creare un profilo ad hoc, non legato in alcun modo ad un eventuale account Amazon già in possesso).

Se da una parte i dubbi e le richieste di chiarimenti sono più che legittimi e necessari, dall’altra Amazon sembrerebbe ricevere più critiche e sospetti di numerose aziende che già vendono i propri wearable e raccolgono giornalmente dati simili. Un problema concreto potrebbe esservi stato se i profili utente fossero stati condivisi tra account Amazon e Halo e se alcune informazioni sensibili fossero state archiviate (come ad esempio le foto utilizzate per la scansione 3D) ma, stando alle prime dichiarazioni della società, niente di tutto ciò verrà fatto.

Siamo certi che, nel caso in cui Amazon Halo arriverà in Europa, le istituzioni competenti faranno tutte le dovute analisi e i controlli necessari affinché il prodotto rispetti le norme sulla privacy e non vi sia alcuna ambiguità sul trattamento dei dati dei cittadini da parte dell’azienda statunitense.