La Gran Bretagna sperimenterà la guida autonoma in strada dalla primavera del 2026
Dal 2026 il futuro della mobilità prenderà la strada della Gran Bretagna. Il governo di Londra ha annunciato, durante la London Tech Week, un’accelerazione decisiva verso l’introduzione dei veicoli a guida autonoma.
La Segretaria ai Trasporti, Heidi Alexander, ha confermato che i test commerciali dei veicoli autonomi inizieranno nella primavera del 2026, aprendo la possibilità a servizi di trasporto passeggeri senza conducente prenotabili tramite app.
Si rivoluziona per sempre la guida in strada?
Per la prima volta, come spiegato in un comunicato del Dipartimento dei Trasporti, aziende selezionate potranno lanciare piloti su piccola scala con servizi simili a taxi o minibus autonomi, senza la presenza di un conducente di sicurezza a bordo. È il caso di Uber a Londra, secondo quanto riportato dal quotidiano The Guardian.
Questi servizi saranno aperti anche al pubblico e rappresentano un passo fondamentale verso un futuro in cui i veicoli a guida autonoma saranno integrati nella rete dei trasporti quotidiani.
L’introduzione anticipata di questi test si inserisce nel più ampio “Plan for Change” del governo, volto a sostenere la crescita economica, migliorare la sicurezza stradale e incentivare l’innovazione tecnologica nel settore dei trasporti.
Un mercato che potrebbe valere 42 miliardi di sterline e creare 38 mila nuovi posti di lavoro
Il potenziale impatto economico e occupazionale è considerevole. Secondo le stime del governo, l’industria dei veicoli autonomi potrebbe creare fino a 38.000 nuovi posti di lavoro e generare un valore di mercato di 42 miliardi di sterline entro il 2035. Un’opportunità da non perdere, quindi, per rafforzare la leadership britannica nell’ingegneria e nell’innovazione tecnologica.
In termini di sicurezza, le autorità sottolineano che l’88% degli incidenti stradali è causato da errore umano. Secondo quanto pubblicato sul sito del Governo, i veicoli autonomi, grazie alla loro capacità di reagire più rapidamente rispetto agli esseri umani, e alla formazione basata su un’enorme quantità di scenari reali, potranno contribuire a ridurre drasticamente il numero di incidenti, feriti e decessi sulle strade.
La legge Automated Vehicles Act in vigore entro il 2027
La piena entrata in vigore della legge Automated Vehicles Act è prevista per la seconda metà del 2027.
Questa normativa richiederà che ogni veicolo autonomo dimostri un livello di sicurezza almeno pari a quello di un conducente umano competente e prudente.
I veicoli saranno sottoposti a rigorosi test prima di ricevere l’autorizzazione a circolare sulle strade pubbliche.
Un supporto alla mobilità inclusiva
Oltre agli impatti economici e sulla sicurezza, i veicoli autonomi promettono di ampliare le possibilità di mobilità per milioni di persone, soprattutto in aree rurali o per coloro che, per motivi fisici o di età, non possono guidare.
L’introduzione di nuove soluzioni di trasporto flessibili potrebbe migliorare significativamente l’accessibilità e l’indipendenza personale.
UK leader nel settore della guida autonoma
Il Regno Unito vanta già una fiorente industria nel settore dei veicoli autonomi. Le aziende britanniche Wayve e Oxa sono all’avanguardia nello sviluppo di queste tecnologie.
Wayve ha recentemente raccolto oltre 1 miliardo di dollari in investimenti e ha siglato importanti accordi con Nissan e Uber. Oxa, invece, ha già contribuito all’introduzione di servizi di trasporto autonomi negli Stati Uniti e all’implementazione di veicoli autonomi per la gestione dei bagagli all’aeroporto di Heathrow.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
L’annuncio di oggi rientra nel nuovo “Transport AI Action Plan” del Dipartimento dei Trasporti, un piano strategico che punta a utilizzare l’intelligenza artificiale per stimolare la crescita economica, ridurre la congestione del traffico e migliorare il sistema dei trasporti in tutto il paese.
L’avvio dei pilot commerciali a guida autonoma in Inghilterra rappresenta un passo storico verso una mobilità più sicura, accessibile e tecnologicamente avanzata. Con il sostegno di un quadro normativo solido e l’impegno dell’industria nazionale, il Regno Unito si conferma all’avanguardia nel futuro del trasporto intelligente.