il futuro della rete

Gubitosi (Tim): “Rete unica con Open Fiber? Fantasiose le ricostruzioni sui giornali”

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Luigi Gubitosi, Ad Tim, bolla come ‘fantasiose le ricostruzioni sui giornali: aspetterei la versione originale, quando pronta la daremo’. Secondo la stampa si ragionerebbe all’acquisto del 50% di Cdp in Open Fiber ‘pagando’ con azioni Telecom e la fusione tra quest’ultima e Flash Fiber, sotto l’egida di Tim che avrebbe il controllo dei 2/3 del capitale.

“Ogni tanto vedo ricostruzioni fantasiose sui giornali, aspetterei la versione originale, quando sarà pronta la daremo, ora non c’è”. In questo modo Luigi Gubitosi, ad di Tim, smentisce quanto riportato oggi su alcuni giornali, secondo cui si starebbe ragionando, riportiamo testualmente dal Sole24Ore, “all’acquisto del 50% di Cdp in Open Fiber ‘pagando’ con azioni Telecom e la fusione tra quest’ultima e Flash Fiber, sotto l’egida di Tim che avrebbe il controllo dei 2/3 del capitale”.

Stando, dunque, alle parole di Gubitosi conviene attendere per capire la mossa decisiva sul progetto di rete unica tra Tim e Open Fiber. Infatti, intervenendo al convegno “Vocazione Reti”, organizzato a Napoli da Fistel CISL, con Agcom, l’Ad di Tim lascia intendere che i tavoli di lavoro sull’aggregazione o collaborazione stanno andando avanti, ma ancora non si è giunti a una soluzione, “ma quando sarà il momento se ne parlerà”, ha aggiunto.

Condivisione delle torri, l’appello di Gubitosi a Wind e Iliad

Gubitosi ha affrontato anche il tema della condivisione delle torri per il 5G e quindi del Memorandum d’intesa con Vodafone, lanciando un vero e proprio appello a Wind e Iliad: “Nessuno compete sulle torri da solo, in molti Paesi funziona così, gli operatori si sono messi insieme. In tal senso si parla di un’operazione tra noi della Tim e Vodafone, ma ci farebbe piacere che si unissero anche Wind e Iliad. Più siamo e meglio stiamo”. 

Infine, l’ad di Tim ha voluto rassicurare anche i dipendenti del gruppo: “Ci tengo a dirvi che, nonostante il momento non facile, il nostro piano non prevede esuberi non volontari. La digitalizzazione deve toccare anche i lavoratori, perche’ uno dei nostri obiettivi e’ non lasciare nessuno indietro e quindi di difendere tutti i posti di lavoro”.