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Google, la nuova sfida: smart tv con cuore Android

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Google si lancia sul mercato delle smart tv. Al Ces di Las Vegas presentati i nuovi televisori con sistema operativo Android.

La nuova sfida di Google? Smart tv con cuore Android. Al Las Vegas, dove oggi chiuderà i battenti il Ces, uno dei più grandi saloni internazionali dedicati all’hi-tech, la web company ha presentato alcune interessanti novità.

E così, dopo il patto per lo streaming e le etichette di Netflix per i nuovi televisori in Ultra HD, ecco che anche Google si lancia nell’arena.

Diversi produttori tv hanno dichiarato che tanti nuovi modelli saranno dotati del sistema operativo mobile Android, finora riservato ai dispositivi mobili.

 

Tv connesse con cervello Android

Il Direttore operativo della giapponese Sony, Mike Fasulo, ha detto che “tutti i nostri televisori nel 2015 opereranno sulla piattaforma Android Tv” e ha spiegato che la ragione sta nell’ampia diffusione del sistema operativo Android: “Gli utenti potranno così fruire di tutti i contenuti disponibili sui loro smartphone, tablet o televisori”.

I televisori Android di Sony, inoltre, avranno la possibilità di accedere a giochi, app e contenuti presenti nello store online Google Play.

Dalla web company fanno sapere che anche la giapponese Sharp e il gigante olandese dell’elettronica Philips commercializzeranno da giugno televisori Android.

Quando nel 2008 abbiamo lanciato Android su un solo telefono, non avremmo mai immaginato di collegare oltre un miliardo di persone“, ha detto il vicepresidente di Google, Hiroshi Lockheimer.

Oltre i set-top box

Android funziona ormai sull’80% degli smartphone venduti nel mondo e può anche contare su una rilevante quota di mercato dei tablet.

La nuova sfida è adesso quella dei televisori dove il gruppo sta già lavorando con diversi player, dai produttori di apparecchi e chip ai fornitori di servizi.

Google ha lanciato alla fine dello scorso anno la versione di Adroid adattata alla tv e mosso i primi passi sul mercato con i set-top box ma i televisori del futuro avranno un ‘cervello’ Android integrato e un unico telecomando.

Potranno inoltre contare sulla funzione di ricerca vocale o ancora sulla sincronizzazione automatica che permetterà di guardare i contenuti dello smartphone o del tablet sul televisore.

Lo scontro con Samsung

Google in questo campo trova già dei concorrenti molto forti come Samsung che a partire da quest’anno farà funzionare sui televisori connessi il proprio sistema operativo Tizen, inizialmente lanciato solo per i dispositivi mobili.

Samsung – ha dichiarato Thomas Husson, analista di Forrester – nel 2014 è riuscita a ridurre la dipendenza da Android negli smartphone”.

Il gruppo sud-coreano, che può contare sulla forza del suo marchio nell’elettronica di largo consumo e negli elettrodomestici, potrebbe adesso puntare alla leadership sul mercato informatico che passa attraverso gli oggetti connessi.

In ogni caso, secondo l’analista di Forrester, Samsung avrà bisogno di più contenuti, partner e sviluppatori di servizi per migliorare l’ecosistema di Tizen.

L’avanzata di LG

Un altro gruppo sudcoreano, LG, ha annunciato al Ces una nuova versione del proprio sistema operativo webOS per i sui suoi televisori connessi, sostenendo di volerlo estendere anche ad altri dispositivi.

La giapponese Panasonic ha invece scelto di allearsi con Mozilla e quindi userà il sistema Firefox per i propri televisori.

Gli analisti giudicano i sistemi operativi mobili più diffusi, come Android o iOS di Apple, ben piazzati per servire da piattaforma a una serie di oggetti connessi che saranno lanciati prossimamente e che andranno a ingrossare il cosiddetto canale dell’internet of things.

Una grande sfida, secondo gli analisti, che passa per lo smartphone che resta il dispositivo attraverso il quale più facilmente, visto che è sempre con l’utente, passerà questa grande innovazione.

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