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Google, ecco perché ha lanciato il bottone ‘Compra’

YouTube

Google vuole installare il bottone ‘Compra’ per le pubblicità su YouTube e ne vuole creare uno anche per i risultati sponsorizzati del suo motore di ricerca mobile.

Nel giro di poche settimane l’azienda potrebbe lanciare il servizio che permetterà agli utenti di concludere acquisti online direttamente sulle sue pagine.

Non si conosce ancora la data ufficiale di lancio ma una cosa è certa, il bottone ‘Compra’ pone Google in diretta concorrenza con altri player dell’eCommerce, come eBay e Amazon.

Ma cosa si nasconde dietro questa scelta di Google?

Perché la web company ha deciso di imboccare questa via?

Secondo il parere di alcuni esperti di settore, Google sta tentando di rendere YouTube profittevole.

La piattaforma di video-sharing a distanza di nove anni dal suo acquisto ha raggiunto solo adesso il break even.

Ad aprile il gruppo aveva confidato che la crescita della visualizzazioni su YouTube aveva determinato un ribasso del prezzo medio della pubblicità su Google, essendo le tariffe di pre-roll che accompagnano i video inferiori a quelle dei risultati sponsorizzati sul motore di ricerca.

La web company parte, infatti, dalla convinzione che se gli inserzionisti sono pronti a pagare di più per i secondi è perché ritengono che le possibilità di un acquisto online siano più alte se il consumatore cerca da sé il prodotto o il servizio.

La società di Larry Page ha quindi pensato di avere ancora una carta da giocare surfando l’onda del successo dei tutorial (quei video postati su YouTube che spiegano in dettaglio come truccarsi o fare una torta di mele, ndr) o dei test sui prodotti, ai quali sono dedicati più di un milione di canali video.

Questi video sono spesso consultati per farsi un’idea prima di un acquisto e rappresentano quindi un ‘momento perfetto’ per gli inserzionisti, stima Neal Mohan, vicepresidente e responsabile della pubblicità per Google.

Questa novità insieme a quella di aggiungere il bottone ‘Buy’ anche sui risultati sponsorizzati sul motore di ricerca mobile, dovrebbero permettere al gruppo di guadagnare il terreno perduto di fronte all’avanzata del gigante dell’eCommerce Amazon da quando la ricerca su smartphone ha superato quella da pc.

Sul mobile Google deve fronteggiare le app sviluppare da Amazon ed eBay che sono molto user-friendly.

Secondo le stime di Forrester nel 2009 il 24% degli americani passava da Google per effettuare un acquisto online ma il numero è sceso e, nell’ultimo trimestre 2014, erano solo l’11%.

Nel frattempo la quota di mercato di Amazon è salita: alla fine dello scorso anno il servizio era usato dal 39% degli americani contro il 28% del 2009.

Dal 2013 è partita la controffensiva di Google nell’eCommerce con il servizio di consegna Google Express, disponibile in sette città americane dove è in diretta concorrenza con Amazon Fresh ed eBay Now.

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