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Gli strumenti dell’AI applicabili all’editoria

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I tools dell’AI utilizzati nel mondo dell’editoria sono sempre di più e si distinguono in base al lavoro che possono svolgere.

Il report FIPP sviluppato in collaborazione con l’agenzia Di5rupt esplora a fondo il ruolo dell’intelligenza artificiale nei media ed esplora come, tramite l’utilizzo di vari strumenti, l’intelligenza artificiale possa inaugurare una nuova era per l’editoria.Ramin Beheshti, Co-founder e Presidente della piattaforma The News Movement ha affermato che nell’ambito dei media, l’utilizzo dell’AI non riguarda solo la  personalizzazione del contenuto, ma riguarda soprattutto la personalizzazione dell’esperienza di ciascun utente. L’intelligenza artificiale può quindi soddisfare le specifiche esigenze di quest’ultimo, aiutandolo a raggiungere i propri obiettivi in modo più funzionale e ottimale. I tools dell’AI utilizzati nel mondo dell’editoria sono sempre di più e si distinguono in base al lavoro che possono svolgere:

  • Otter.aiSembly e Airgram registrano e trascrivono conversazioni tramite il machine-learning;
  • Google e Microsoft hanno i propri strumenti di traduzione. Altre piattaforme che permettono una traduzione efficace sono DeepLSmatling e Phrase;
  • ChatGPT in pochi mesi è diventato un ottimo motore di ricerca che trova informazioni in maniera immediata;

Non mancano sicuramente tools creativi per la creazione di immagini come Midjourneye tools di strategia per monitorare i competitors come Crayon e per la pianificazione e ottimizzazione di contenuti come Hubspot.

Un altro aspetto da considerare è l’utilizzo sempre più frequente della Content Automation, un insieme di tecnologie volto alla creazione più rapida e ottimizzata di contenuti digitali.  

Ecco una lista di providers che possono essere utilizzati in ambito di Content Automation:

  • Articoolo: usa algoritmi deep-learning in grado di generare articoli su argomenti differenti quali finanza, tecnologia e intrattenimento;
  • Wordsmith: crea contenuti automatizzati in pochi minuti sulla base di un’analisi di dati; 
  • Quill: si presenta come un’assistente di scrittura che sulla base di un testo, aiuta a correggere la sintassi, gli errori grammaticali e il tono di voce utilizzato.

Wolfgang Zerhrt, esperto e consulente di Intelligenza artificiale in relazione alla creazione di contenuti, afferma: “Lavoriamo con 40 case editrici operanti tra Germania, USA e Asia. Su 1.000 articoli pubblicati quotidianamente, almeno un quarto  è revisionato dagli strumenti di intelligenza artificiale”.Per un maggiore approfondimento del Report, potete scaricarlo al seguente link:
https://www.fipp.com/resource/ai-and-the-media-now/