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Giornata mondiale del vento, ecco come l’AI sta rivoluzionando l’energia eolica

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Dall’intelligenza artificiale alla miniaturizzazione, passando per i mega-progetti offshore, una rassegna delle principali innovazioni che stanno rivoluzionando il modo in cui sfruttiamo il vento.

L’energia eolica è spesso considerata una fonte rinnovabile “secondaria” rispetto al solare, complice una minore diffusione e visibilità. Ma è proprio il caso di dirlo, “il vento sta cambiando”, e con lui le tecnologie che lo trasformano in energia. Dalla progettazione con l’intelligenza artificiale alla miniaturizzazione estetica, passando per progetti offshore colossali e nuovi materiali più resistenti, il mondo dell’energia eolica sta entrando in una fase di innovazione radicale. In tutto il mondo, ingegneri e scienziati stanno compiendo progressi straordinari.  Queste tecnologie non solo promettono maggiore efficienza, ma anche una diffusione più capillare, accessibile e integrabile con le esigenze locali, trasformando il vento in una vera colonna portante della transizione energetica globale.

Oggi, in occasione della Giornata mondiale del vento, ci soffermiamo in particolare su tre novità che potrebbero rivoluzionare il settore.

1. La prima turbina eolica urbana progettata con l’IA

Impossibile non citare nella lista, la prima turbina eolica urbana interamente progettata con l’intelligenza artificiale. Una vera svolta per il settore. A firmare l’innovazione sono stati gli specialisti inglesi di EvoPhase, in collaborazione con l’azienda di ingegneria meccanica Kwik Fab Ltd. Il risultato è la Birmingham Blade, una turbina creata specificamente per adattarsi alle condizioni di vento tipiche dell’area urbana di Birmingham, nel Regno Unito.

A differenza delle turbine tradizionali, progettate per venti che soffiano a circa 10 m/s, la Birmingham Blade è ottimizzata per funzionare efficacemente anche con venti più deboli, intorno ai 3,5 m/s, una caratteristica comune nelle aree urbane.

Il design innovativo, con pale curve che ruotano attorno a un asse centrale, è stato ideato per garantire la massima efficienza anche in presenza di turbolenze causate da edifici e infrastrutture.

Grazie all’IA, gli ingegneri hanno potuto testare oltre 2.000 configurazioni diverse delle pale, riducendo drasticamente tempi e costi di sviluppo rispetto a tecnologie di appena pochi anni fa.

2. Flower Turbines: l’energia eolica entra in giardino

Analogo processo è avvenuto per la startup Flower Turbines, che ha sviluppato turbine eoliche a forma di fiore, pensate per integrarsi con eleganza in giardini, spazi pubblici o ambienti urbani.
Non solo sono esteticamente gradevoli, ma il loro design brevettato sfrutta l’effetto “bouquet”: quando più turbine vengono installate vicine, aumentano l’efficienza l’una dell’altra. L’obiettivo? Rendere l’energia del vento accessibile ovunque soffia, sia in città che nelle zone rurali.

3. Il mega parco eolico offshore in Virginia

Al largo delle coste della Virginia (USA), è in costruzione un enorme parco eolico offshore con 176 turbine, in grado di alimentare fino a 660.000 abitazioni con energia pulita. Il parco eolico CVOW (Coastal Virginia Offshore Wind) rappresenta uno dei progetti più ambiziosi e all’avanguardia nel settore dell’energia pulita degli Stati Uniti.

Secondo una stima dello U.S. Geological Survey, una turbina eolica media entrata in funzione nel 2020 è in grado di generare, in soli 46 minuti, l’energia necessaria ad alimentare una casa americana per un intero mese. Gli avanzamenti tecnologici degli ultimi anni hanno potenziato questo aspetto facendo presagire che, l’entrata in funzione, prevista per il 2026, farà risparmiare ai consumatori 3 miliardi di dollari solo nei primi dieci anni di attività.
Secondo gli esperti, questo progetto consentirà ogni anno di ridurre emissioni di CO2 equivalenti a un milione di veicoli a benzina o diesel.

C’è da dire che le turbine eoliche stanno diventando sempre più grandi, una tendenza utile per generare più energia, ma che presenta anche un limite fisico: il peso e la forza del vento rischiano di danneggiarle.
La nuova struttura progettuale messa a punto dal team di ingegneri dell’Università della Virginia bilancia leggerezza, resistenza e capacità di produzione, aprendo la strada a una nuova generazione di turbine offshore gigantesche e più efficienti.

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