Il semestre

Gentiloni-Dombrovskis: “Espandere investimenti pubblici per l’energia e la transizione green e digitale”

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Le osservazioni del vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis e del commissario per gli affari economici Paolo Gentiloni alla conferenza stampa del pacchetto di primavera del semestre europeo 2022. Punti chiave: transizione green & digital, sicurezza energetica ed equilibrio nei conti, ma la recessione spaventa.

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

Il pacchetto di primavera del semestre europeo 2022

L’economia dell’Unione europea continuerà a crescere nel 2022 e nel 2023, anche se mostra evidenze di un rallentamento generale, dovuto sia agli ultimi strascichi della pandemia da Covid-19, sia agli effetti della guerra in Ucraina, senza dimenticare ulteriori criticità individuate nell’inflazione e nel rincaro dei prezzi dell’energia.

Un’economia che quindi si è mostrata molto resiliente rispetto allo scenario generale piuttosto minaccioso, secondo quanto riportato nel commento della Commissione al pacchetto di primavera del semestre europeo 2022.

Bruxelles ha invitato tutti a procedere con le riforme.

Il vice-presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato che “tutti gli Stati membri dovrebbero promuovere ed espandere gli investimenti pubblici, per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica. Tuttavia, maggiori investimenti dovrebbero essere combinati con un rigoroso controllo delle altre spese correnti”.

In termini di PNRR, l’Unione ha versato 100 miliardi di euro agli Stati membri per portare avanti il piano riforme nazionale.

La bussola del semestre europeo è lo strumento per raggiungere più speditamente gli obiettivi, ha spiegato Dombrovskis, soprattutto in un momento critico come questo.

Investimenti in digitale, transizione green e sicurezza energetica

La stella polare rimane sempre la transizione digitale ed ecologica, perché secondo il vice presidente è la strada principale per rendere le economie nazionali più resilienti.

Per quel che riguarda la sicurezza energetica il REPowerEU consentirà di sviluppare il giusto mix energetico per chiudere le forniture russe di gas naturale, diversificando gli approvvigionamenti, in maniera pi

 Affidabile e sostenibile, e al tempo stesso per potenziare le fonti rinnovabili.

L’accelerazione della nostra transizione verde può avere successo solo se avviene in modo socialmente equo e inclusivo – ha spiegato Dombrovskis – e durante quest’anno proporremo di aggiornare le nostre linee guida per l’occupazione, con una forte attenzione a rendere socialmente equa la transizione verde, nonché ad affrontare l’impatto sociale dell’invasione russa dell’Ucraina”.

Stiamo affrontando una maggiore incertezza e forti rischi al ribasso per le prospettive, quindi proponiamo di mantenere la clausola di salvaguardia generale nel 2023 e di disattivarla a partire dal 2024”, ha poi affermato il vice presidente, confermando che “l’estensione dell’attivazione della clausola non sospende il Patto di stabilità e crescita”.

In un contesto di aumento generalizzato dei rischi, sia sanitari, sia economici, sia geopolitici, e di sforzi maggiori per affrontare le tante sfide correnti, c’è molta attenzione anche agli squilibri eventuali tra PIL e debito pubblico.

Sono in tanti a mostrare squilibri ancora rilevanti, ma solo Italia, Grecia e Cipri ne presentano di “eccessivi”.

Un’Europa sotto shock da oltre due anni

Il rischio ulteriore di una recessione più o meno grave è sempre dietro l’angolo, ha ricordato nel suo intervento Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari: “La crescita entro l’anno è destinata a essere molto più basso nel 2022 – solo lo 0,8%. Si prevede che l’inflazione annuale nell’UE raggiungerà il 6,8% quest’anno, qualcosa che non si è mai verificato prima in questo secolo”.

E questo è anche uno dei motivi principali che ha spinto l’Unione ad estendere la clausola di salvaguardia generale, affinché le economie più deboli possano reagire con efficacia proponendo misure adatte a mitigare l’impatto della crisi.

Gentiloni conferma la necessità di promuovere in ogni modo l’espansione degli investimenti pubblici sui pilastri digitale, energia e green.

Bruxelles in qualche modo vede in questa strada l’unica via possibile per uscire da una situazione di crisi figlia di un lungo periodo difficile per tutta l’Unione, iniziato con la pandemia e oggi in difficoltà serie a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha causato secondo il commissario “un grave shock ai mercati dell’energia e dei prodotti alimentari e alle catene di approvvigionamento industriale: alimentando ulteriormente l’inflazione e indebolendo la fiducia”.

In precedenza abbiamo stimato un fabbisogno di investimenti aggiuntivi di 650 miliardi di euro all’anno fino al 2030 per la doppia transizione, di cui 520 miliardi di euro per la sola transizione verde. E questo è probabilmente un dato inferiore rispetto ai bisogni effettivi a causa della necessità di anticipare gli investimenti energetici sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina. Come indicato la scorsa settimana – ha precisato Gentiloni – la realizzazione degli obiettivi REPowerEU richiederà un investimento aggiuntivo di 210 miliardi di euro da qui al 2027”.