Data protection

Garante Privacy Ue preoccupato per sospensione del GDPR in Ungheria

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L’EDPB molto preoccupato per la sospensione del GDPR in Ungheria, nel quadro del piano emergenziale anti-coronavirus.

Il Garante Privacy Europeo (European Data Protection Board) si è detto molto preoccupato per la sospensione del GDPR in Ungheria, decisa dal governo all’inizio di maggio nel quadro del piano emergenziale anti-coronavirus approvato nel paese magiaro. Lo scrive Euractiv, sottolineando che adesprimere preoccupazione per la sospensione del GDPR e dei diritti alla data protection per i cittadini ungheresi è stata la presidente dell’EDPB Andrea Jelinek.

Sospensione preoccupante

“Sono personalmente molto preoccupata dalla sospensione di diversi articoli del GDPR da parte de governo ungherese”, ha detto Jelinek, aggiungendo che la sospensione della normativa Ue sulla data protection nell’attuale contesto di crisi sanitaria dovuta al virus non è affatto condivisa dall’EDPB.

In particolare, il governo ungherese guidato da Viktor Orban sta mettendo tra parentesi una serie di diritti garantiti dal GDPR, fra cui il diritto di accesso ai dati personali e quello di cancellazione delle informazioni personali.

Allentamento degli obblighi in capo alle autorità

C’è stato inoltre un allentamento degli obblighi in capo alle autorità per quanto riguarda la notifica alle persone nel caso di raccolta di dati personali per combattere il virus e anche i casi di prevenzione.

Inoltre, i cittadini che denunciano in sede legale soprusi o violazioni dei loro diritti dovranno attendere fino al termine dello stato di emergenza prima che i procedimenti vengano affrontati.

Governo Orban

La sospensione del GDPR è una delle misure adottate dal governo Orban a partire dal 30 marzo scorso, quando è stato indetto lo stato di emergenza nel paese che consente al partito di governo di legiferare per decreto, senza limiti temporali, per tutto il periodo dell’emergenza che verrà stabilito dallo stesso governo.

Lo stato di emergenza prevede fra le altre cose la detenzione fino a 5 anni per chi diffonde false informazioni, e di otto anni per chi viola la quarantena.

Anche elezioni e referendum sono stati sospesi per tutto il tempo in cui lo stato di emergenza sarà in vigore.